Il lavoro di Alexander Lowen sul corpo si basa sulla concezione reichiana della corrispondenza fra struttura del carattere e atteggiamento corporeo di un individuo. Lo scopo della terapia bioenergetica, perciò, rimane sempre quello di rilassare le contrazioni muscolari, di scioglierle, per far affiorare alla coscienza le emozioni che hanno provocato questi blocchi e restituire la naturale carica energetica alla persona.
Equilibrio energetico: Alexander Lowen e terapia bioenergetica
L’equilibrio energetico, difatti, secondo Lowen deriva dal bilanciamento di carica e scarica. La prima è data dalla respirazione attraverso l’ossigenazione e dal cibo con la metabolizzazione, la scarica, invece, è data dal movimento e dalla sessualità.
Le tecniche corporee utilizzate da Alexander Lowen tengono conto dei blocchi della respirazione, del movimento, del contatto e dell’autoespressione. Anche Lowen riconosce il valore del contatto corporeo quale forma primaria di relazione con l’altro. Naturalmente il tocco del terapista deve essere amichevole, caldo, deve infondere fiducia ed essere libero da qualsiasi interesse personale.
I terapisti bioenergetici perciò vengono preparati a usare le mani per sentire la spasticità o i blocchi muscolari. Anche per quanto riguarda la respirazione, Lowen prosegue sulla strada di Reich per ripristinare una respirazione calma e profonda, che parta dalla zona pelvica per arrivare fino alla bocca. Il tutto per permettere il manifestare liberamente le proprie emozioni, per esempio mediante il pianto, le grida o i suoni.
Alexander Lowen e il linguaggio del corpo
Lowen si occupava in particolare del linguaggio del viso e del corpo: dell’atteggiamento, della mimica, della gestualità. Scriveva infatti:
“Il problema della sicurezza emotiva del paziente non può essere separato dal problema della sicurezza fisica. Per esempio dal suo aderire con i piedi al suolo”.
E in un altro passo:
“La maggior parte della gente pensa di avere i piedi per terra. In senso meccanico è vero. Possiamo dire che hanno un contatto meccanico, ma non a livello di sensazioni e di energia”.
Grounding
Il contributo più importante di Alexander Lowen, infatti, risiede nella tecnica del “grounding”, ovvero del contatto stabilito dai piedi con il suolo. In pratica ciò significa imparare a spostare il centro di gravità a livello dell’addome, fino a poter percepire uno scambio fra i piedi e la terra. In questo modo la persona si “ricentra su di se” e, tramite un maggiore contatto con la realtà, dovrebbe integrarsi maggiormente come adulto responsabile.
Uno dei principi guida della bioenergetica, infatti, stabilisce che ogni persona, per vivere con consapevolezza e piacere, deve essere in contatto con il proprio corpo e con le relazioni fondamentali della propria esistenza. Quella con l’ambiente in cui vive e quella con il terreno su cui si regge. L’analisi bioenergetica propone un modo per ritrovare la consapevolezza della crescita, e vivere felicemente.
Fonti: Bioenergetica di F. Padrini, M.T. Lucheroni, G. Bruttomesso
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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.