Durante la nostra prima vita, ci è stato insegnato a leggere, scrivere, manipolare, calcolare, costruire, distruggere, teorizzare, studiare e analizzare la vita. Ci è stato insegnato come dire “per favore” e “grazie”, così come ciò che era accettabile e inaccettabile per gli altri e per la società in generale. Ma la maggior parte di noi ha trascurato una parte cruciale della propria educazione: l’amore per se stessi.
Una cosa che continua a sconvolgermi della mia educazione è stata la netta mancanza di enfasi sul rispetto per se stessi e sull’accettazione dei propri difetti e delle proprie virtù. Da bambina, non ricordo mai che mi sia stato insegnato il valore di amare se stessi, di stabilire dei limiti sani, di saper dire “no” e “sì” quando lo si pensa davvero e di imparare a prendersi cura di se stessi, anche a spese degli altri.
Se siete cresciuti in una cultura e in una società simile alla mia, probabilmente vi è stato insegnato a “mettere gli altri prima di te stesso” e a non dare molta importanza alle vostre esigenze.
L’abnegazione e il sacrificio di sé erano due dei valori principali insegnati nella nostra infanzia e continuano a essere enfatizzati come i segni di un “essere umano gentile, premuroso e degno” ancora oggi.
Purtroppo, quello che ho imparato più tardi nella vita è che questi due valori non mi hanno insegnato altro che essere un “martire” senza una vera comprensione dell'”amore”.
Quando non impariamo ad amare noi stessi, ne derivano depressione, amarezza, ansia, risentimento, isolamento e grande infelicità.
Per vivere una vita di gioia, per percorrere un cammino con il cuore, dobbiamo imparare ad amare noi stessi. Dobbiamo curare le nostre ferite e guarire l’anima.
Che cos’è l’amore per se stessi?
In parole povere, l’amore per se stessi è la pratica di comprendere, abbracciare e mostrare compassione per se stessi. L’amore per se stessi implica il nutrimento dell’intero essere, il che significa prendersi cura di se stessi a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale. Quando ci impegniamo nell’amore di sé, lavoriamo anche per perdonarci, accettare i nostri difetti e abbracciare i nostri demoni interiori. Contrariamente a quanto si crede, l’amore per se stessi non è solo una cieca adorazione dei propri punti di forza, ma anche un abbraccio delle proprie debolezze e delle proprie ombre.
Perché amare gli altri richiede la ricerca di se stessi?
Sembra un paradosso, ma non si può essere altruisti, premurosi o compassionevoli se non si conosce se stessi. Se non si è capaci di conoscere e amare veramente se stessi per primi (anche il lato più oscuro del proprio essere) non si potrà mai amare pienamente qualcun altro.
La ricerca di sé è predicata in tutte le società come un comportamento peccaminoso. Siamo incoraggiati a sacrificare noi stessi e ad essere martiri per “il bene comune”. La storia è costellata di storie di eroi individuali disposti a sacrificare la propria vita per la sopravvivenza di un gruppo o di un gruppo di persone.
Ma la verità è che lo scopo del condizionamento sociale della nostra società è quello di preservare e sviluppare la società nel suo complesso, non di permettere agli individui di raggiungere il loro pieno potenziale.
È per questo che prendersi cura di se stessi per prima cosa incontra tanta resistenza da parte degli altri: è contro il nostro “lavaggio del cervello” collettivo.
Ma ecco il punto: per essere una presenza positiva in questo mondo, per prenderci cura degli altri in modo autenticamente amorevole, dobbiamo prima concentrarci su noi stessi. Dobbiamo dedicare una grande quantità di tempo alla nostra guarigione, felicità e realizzazione personale. In altre parole, dobbiamo essere alla ricerca di noi stessi.
Se non riusciamo ad amare noi stessi a un livello profondo – il luogo da cui ha origine il nostro amore – come potremmo mai essere capaci di vero altruismo o di amare veramente qualcun altro?
Non si può dare via ciò che non si ha.
Cosa NON è l’amore per se stessi
In apparenza, è comprensibile che “amore per se stessi” possa essere confusa con le parole “egoismo”, “autoindulgenza” o “narcisismo”. Ma questo non potrebbe essere più lontano dalla verità.
L’amore per se stessi non è una questione di autoindulgenza, ma di prendersi cura di se stessi.
Una persona che ama se stessa vuole diventare il meglio che può, vuole esplorare se stessa, praticare un lavoro interiore, fare un esame di coscienza, lavorare sui propri difetti, guarire i propri traumi e trovare la pace interiore.
Come può essere una cosa negativa?
Ci viene insegnato a credere che la ricerca di se stessi metta a repentaglio la società nel suo complesso, a prescindere da ciò che si fa realmente, quindi viene condannata indiscriminatamente.
Questo atteggiamento è evidente quando descriviamo il comportamento di una persona che ha successo a spese del benessere degli altri con parole come “egoista”. Ma questo non è egoismo, è mancanza di consapevolezza di se stessi e della propria interdipendenza!
Una persona con un amore consapevole per se stessa è consapevole che in realtà sta danneggiando se stessa quando fa del male agli altri. Perché? Perché conoscendo se stessa, riconosce anche la sua connessione con gli altri e capisce che se fa del male agli altri, ne subirà le conseguenze negative a lungo termine, rendendo la sua vita molto più difficile. Causare sofferenza agli altri è in realtà autodistruttivo, il che è l’esatto contrario dell’amore per se stessi.
(Domanda: esiste davvero l’altruismo? L’atto effettivo di aiutare gli altri ci avvantaggia: ci fa sentire bene. Pertanto, l’altruismo stesso può essere considerato un atto “egoistico”).
Se ci si ama veramente, ci si vuole prendere cura di se stessi. Solo le persone egoiste che odiano se stesse si fanno del male fisicamente o mentalmente.
L’amore per se stessi non ha nulla a che fare con l’egoismo o l’autoindulgenza narcisistica. Al contrario, il desiderio di un’onesta esplorazione di sé richiede un immenso rispetto e amore per se stessi. L’egocentrismo ruota intorno all’ego, e l’ego dipende dal rispetto degli altri, non da quello di se stessi.
Amore per se stessi e risveglio spirituale
L’amore per se stessi e il risveglio spirituale vanno di pari passo. In altre parole, se ci impegnamo ad amare noi stessi, ci impegnamo anche a realizzare una trasformazione spirituale più profonda. L’amore è una qualità del cuore e dell’anima e quando si cerca attivamente di espandere il senso di autocompassione, si risvegliano anche nuove parti del proprio essere.
Forse questo è l’aspetto più affascinante dell’amore per se stessi: non è solo una pratica superficiale, ma un vero e proprio percorso spirituale. I mistici indù chiamano questo percorso Bhakti Yoga e in effetti, quando ci dedichiamo all’amore per l’essenza divina che è in noi, la nostra pratica assume una qualità più significativa e alchemica.
23 modi per praticare l’autentico amore per se stessi
All’inizio può essere difficile accettare il fatto che quasi tutto ciò che definisce una “persona buona e rispettabile” è in realtà falso. Ma come ha notato il pensatore Jiddu Krishnamurti:
Non è una misura di salute mentale essere ben adattati a una società profondamente malata.
La buona notizia è che con il tempo e la perseveranza possiamo imparare a guarire noi stessi. In sostanza, possiamo insegnare a noi stessi a diventare medici dell’anima, a curare le nostre ferite, a guarire le nostre malattie e a mantenere una salute ottimale attraverso lo sviluppo di un dolce amore per noi stessi.
Se hai appena iniziato il percorso di guarigione e recupero o hai bisogno di ispirazione, potresti trarre beneficio dalle seguenti indicazioni.
Ecco 23 modi per iniziare a praticare l’amore per se stessi:
1. Cambiare la propria dieta
Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei.
– Jean Anthelme Brillat-Savarin
Sostituire gli alimenti elaborati, grassi e zuccherati con alimenti integrali e non elaborati. Molte ricerche hanno dimostrato il legame tra cibo e mente. Mangiare cibi sbagliati può contribuire a malattie fisiche, emotive e persino mentali. Proviamo a eliminare lentamente il cibo spazzatura e sperimentiamo gli immensi benefici che ne derivano! Si tratta di una forma elementare di cura di sé.
2. Identificare le proprie subpersonalità
In ognuno di noi ci sono voci sottili e incessanti che ci sabotano e ci paralizzano: sono le voci delle nostre subpersonalità. La consapevolezza è la chiave per superare il discorso negativo di chi è preoccupato, critico, vittima e perfezionista. La pratica dell’autocompassione come esercizio di mindfulness è un buon punto di partenza.
3. Iniziare a leggere
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti; sono i consiglieri più accessibili e più saggi, e gli insegnanti più pazienti.
– Charles W. Eliot
No, non intendo le notizie o gli ultimi pettegolezzi su Facebook o Instagram, intendo leggere libri! Concentriamoci soprattutto su libri di saggistica nella categoria spirituale e di auto-aiuto. La lettura di questo tipo di materiale aiuta a espandere la nostra mente e ci fornisce conoscenze stimolanti e applicabili alla vita. Consiglio i libri di J.Krishnamurti e di Eckhart Tolle letti con intuito e cuore aperto, e sono sicura che ti aprirano un nuovo percorso!
4. Praticare il lavoro interiore per trovare l’amore di se stessi
Il lavoro interiore è un percorso che sostengo molto. Quando pratichiamo il lavoro interiore, facciamo risplendere la luce della coscienza nei nostri regni nascosti e inconsci. È negli strati più profondi della nostra mente che si annidano paure, blocchi, ferite e traumi irrisolti. Affrontare questi problemi è fondamentale per la salute fisica, mentale, emotiva e spirituale. Imparare ad amare se stessi, guarire il proprio bambino interiore e approfondire il lavoro con le ombre sono tutti elementi fondamentali del lavoro interiore.
5. Sperimentare l’autoipnosi
L’autoipnosi è una pratica che chiunque può facilmente incorporare nella vita quotidiana: è semplice e diretta. Ricablando il cervello a livello subconscio, è possibile sciogliere ostacoli interiori profondi come i dubbi su se stessi e i modelli di comportamento che creano dipendenza. Possiamo applicare l’autoipnosi a noi stessi (che di solito è l’approccio migliore).
(trova altre pratiche simili QUI)
6. Dormire 7-8 ore ogni notte
Assicuriamoci anche di stabilire un orario fisso per andare a letto! Una volta l’ora in cui andavo a letto era l’una di notte e mi alzavo alle 6 del mattino (una misera media di 5 ore di sonno). Dormire meno delle 7-8 ore raccomandate ogni notte, come hanno scoperto numerosi studi scientifici, abbassa le difese immunitarie, contribuisce alla stanchezza cronica, al malumore, alla depressione, ai problemi di ansia e al dolore cronico (o fibromialgia). Cerca di andare a letto verso le 22 e di alzarvi alle 6 del mattino. Sentirai subito la differenza!
7. Imparare l’assertività silenziosa
Quando non riusciamo a porre dei limiti e a responsabilizzare le persone, ci sentiamo usati e maltrattati.
Permettere agli altri di oltrepassare i nostri limiti, di usarci e di calpestarci non è in linea con l’amore per se stessi. L’amore per se stessi significa rispetto per se stessi e, pertanto, è indispensabile imparare a difendersi e a stabilire forti limiti.
8. Esplorare le proprie trappole mentali
La bassa autostima è spesso il risultato di schemi di pensiero falsi e irrealistici che sono profondamente radicati dentro di noi. Questi sono costituiti da trappole mentali come ipotesi, credenze, paragoni, desideri, aspettative e ideali su noi stessi e sugli altri. Per saperne di più su come esplorare le trappole mentali.
9. Trattare noi stessi come faremmo con il nostro migliore amico
Spesso siamo i nostri stessi nemici. Per guarire, è fondamentale cambiare consapevolmente il rapporto con noi stessi e trattarci con compassione e considerazione proprio come faremmo con un migliore amico. Siamo con noi stessi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno. Non ha senso godersi la propria compagnia? Un buon punto di partenza per fare amicizia con se stessi è la pratica delle affermazioni mattutine.
10. Accogliere la solitudine nella nostra vita
Sentirsi soli è la povertà di sé; la solitudine è la ricchezza di sé.
Quando non facciamo spazio nella nostra vita per stare da soli, è facile che ci esauriamo, diventiamo disorientati e persino malati. Ogni giorno, ritagliamoci del tempo per riavvolgere, rilassarci e riflettere, da soli. La solitudine ci dà una visione, una prospettiva e ristabilisce l’armonia nella nostra vita.
11. Meditare per acquisire consapevolezza di sé
La consapevolezza di sé è un’abilità fondamentale nella vita, un dono che permette di identificare i propri schemi di pensiero e di comportamento autodistruttivi e di trovare più pace ed equilibrio nella vita. La meditazione, sebbene all’inizio sia frustrante e apparentemente priva di significato, è una pratica silenziosamente potente con infiniti benefici. Una semplice pratica meditativa che potreste provare è il lavoro sul respiro. Puntate a 10-15 minuti ogni mattina come prima cosa (o quando avete tempo!). Ne vale la pena! Prova questo breve ma potente percorso per iniziare.
12. Identificare le persone tossiche nella nostra vita
Le persone tossiche ci fanno sentire miserabili e abbassano notevolmente la qualità della nostra vita quotidiana. Cosa definisce una persona tossica? Una persona tossica (che di solito è un individuo che sta solo agendo il proprio dolore), è spesso giudicante, manipolatrice, appiccicosa, pugnalatrice, spietata, aggressiva, controllante, ingannevole, autocommiserante e/o autodistruttiva. Imparare a prendere le distanze (o ad allontanare completamente dalla propria vita) da coloro che ostacolano la crescita personale è un passo difficile, ma assolutamente necessario, nel proprio percorso di guarigione.
Nota: c’è una differenza tra una persona tossica e una persona ferita. Le persone tossiche creano e diffondono costantemente infelicità, mentre le persone ferite agiscono solo di tanto in tanto. La maggior parte delle persone sono ferite e imparare ad amarle nonostante i loro difetti è un percorso trasformativo di guarigione. Tuttavia, le persone tossiche spesso hanno la missione inconscia di minare e demoralizzare gli altri. È meglio che queste persone siano lasciate a se stesse.
13. Cercare compagni di sostegno
Le persone di sostegno ci incoraggiano, ci sollevano e ci ispirano. Queste persone hanno spesso raggiunto un certo livello di amor proprio. Grazie alla loro capacità di rispettare se stesse, possono facilmente rispettare e amare gli altri. Spesso non è necessario cercare queste persone, in quanto gravitano naturalmente verso di noi lungo il nostro cammino! Se incontri una di queste persone, magari un’anima amica, sul tuo cammino, rimani in contatto con lei, se puoi! Tutti abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri.
14. Imparare a fidarsi del proprio intuito
La nostra mente inconscia è un oceano di saggezza, comprensione e intuizione. L’intuizione, quella misteriosa guida interiore che tutti abbiamo, è una manifestazione di questo vasto mondo inesplorato dentro di noi. Imparare a fidarsi dell’intuito ci aiuterà a vivere una vita fedele a noi stessi e ai nostri bisogni più profondi.
15. Sostenere il benessere della natura
Tutta la vita sulla terra e nell’universo è profondamente interconnessa: il male che facciamo agli altri torna sempre a danneggiarci in una forma o nell’altra. Sostenendo il benessere della natura, promuoviamo il benessere di noi stessi come individui.
Alcuni modi per onorare il nostro legame con la Terra sono la scelta di prodotti biologici locali, l’alimentazione a base vegetale, la riduzione dell’impronta di carbonio, l’acquisto di articoli “non testati sugli animali” e l’adozione di uno stile di vita a basso contenuto di rifiuti. Onorando la natura, onoriamo noi stessi e onorando noi stessi onoriamo la natura. Tutto è collegato.
16. Fare una passeggiata o una corsetta ogni giorno
Scrittori, creatori, pensatori e appassionati di salute hanno tutti commentato il semplice potere e la bellezza dell’esercizio fisico. Non solo camminare (o fare jogging se te la senti) libera la mente, ma rinfresca anche l’anima, senza contare i numerosi benefici per la salute! Impegnati a fare una passeggiata all’aperto anche solo per 10 minuti al giorno. Noterai presto la differenza a quasi tutti i livelli del tuo essere! Camminare è una pratica di amore per se stessi straordinariamente semplice.
17. Detox digitale (ovvero smettere di passare tanto tempo sui social media)!
Sapevi che in media un adulto passa più di 2 ore al giorno sui social network (e il numero è in aumento)? Che si tratti di Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest o di altri numerosi social network, sprechiamo molto del nostro tempo sui social media… e per quale motivo? Spesso siamo motivati dalla capacità di ottenere “mi piace”, “condivisioni”, “follower” e “amici”, costruendo un fragile alter-ego cibernetico che desidera l’accettazione e la convalida degli altri.
È risaputo che trascorrere troppo tempo sui social media è associato a una diminuzione del benessere mentale. Il confronto tossico, l’insicurezza, la scarsa autostima, la gelosia, l’ansia, le molestie e altri problemi hanno un impatto profondamente negativo sulla nostra salute emotiva e mentale.
Per praticare l’amore per se stessi, dobbiamo praticare regolarmente la disintossicazione digitale. Una disintossicazione digitale consiste nel rifiutarsi volontariamente di utilizzare qualsiasi forma di social media per un periodo che va da pochi giorni a un mese o più. Disinstalliamo le applicazioni dal nostro telefono. Usciamo all’aperto. Pianifichiamo di dedicare il nostro tempo a qualcosa di più nutriente. Scriviamo un diario sui nostri progressi. Spesso i benefici si avvertono nel giro di un giorno!
18. Usare la psicologia dei colori
I colori hanno un grande impatto sul nostro benessere interno (da qui il campo della “psicologia dei colori”). Per esempio, di recente ho sostituito molti dei miei abiti neri, grigi e dai colori spenti con tonalità brillanti di vari colori. L’esperienza è stata sorprendente: i colori dei vestiti che indosso hanno un impatto diretto su quanta energia ho e quanto sono felice.
Indossare l’azzurro, per esempio, stimola sentimenti di apertura e il giallo stimola l’ottimismo. I colori spenti come il kaki, il granito e il carbone, invece, sono tutti associati a sentimenti di apatia, freddezza, pessimismo e sconforto.
Pensiamo quindi al tipo di colori di cui ci circondiamo. Che impatto hanno sui nostri pensieri, sui nostri sentimenti e sulla nostra salute in generale? Questo è un modo semplice di praticare l’amore e la cura di sé.
19. Trovare il tempo per esplorare le nostre passioni
La strada è vostra e solo vostra. Altri possono percorrerla con te, ma nessuno può percorrerla al posto tuo.
– Rumi
Cosa ci spinge? Ci accende? Ci riempie di gioia e di senso di realizzazione? Nella società siamo condizionati a dimenticare i nostri bisogni e a soffocarli con i desideri degli altri. Di conseguenza, spesso perdiamo di vista ciò che ci rende veramente felici nella vita.
Molti di noi abbandonano i propri sogni in età precoce, vivendo così una vita insignificante, fatta di lavoro faticoso e di obiettivi socialmente approvati (come una “buona” carriera, una casa grande, una bella macchina, una famiglia perfetta, ecc.) È importante, quindi, chiedersi: “Qual è la mia passione?”. È necessario sederci e riflettere a fondo su questa domanda.
Ricordiamo che le passioni non sono statiche, ma si evolvono con noi. Che si tratti di dipingere, scrivere, ballare, progettare, costruire o qualsiasi altra cosa ci appassioni, perseguiamola, anche se in disparte!
20. Concentrarsi sulla riduzione delle fonti di stress
Lo stress prolungato contribuisce a infinite malattie nella nostra vita, quindi è fondamentale imparare a ridurlo e ad affrontarlo quando si presenta. Spesso lo stress può essere ridotto semplicemente abbandonando i nostri desideri e le nostre aspettative nei confronti di noi stessi, delle altre persone e delle situazioni della vita. (Leggi l’arte di lasciarsi andare).
Lo stress può essere ridotto anche mettendo in pratica molte delle cose che ho menzionato in questo articolo, come ad esempio seguire una buona dieta, dormire 7-8 ore a notte, deprogrammare gli schemi di pensieri negativi e così via.
21. Accettare i propri difetti, celebrare i propri punti di forza
È fondamentale venire a patti con il fatto che siamo imperfetti – non si può negare! Come parte del mio percorso, ho dedicato molto tempo all’esplorazione del mio Sé Ombra e all’accettazione degli aspetti imbarazzanti della mia natura.
Accettando i propri difetti, si apre la porta della crescita personale. Accettiamoli, non fuggiamo da loro. Allo stesso modo, impariamo a celebrare i nostri punti di forza! Teniamo un diario della gratitudine ed elenchiamo onestamente ogni piccola cosa che apprezziamo di noi stessi ogni giorno. L’equilibrio è essenziale.
22. Nutrire il nostro bambino interiore
Ogni persona sulla faccia del pianeta possiede un bambino interiore, o sé originale. Il nostro bambino interiore è la parte più innocente e vulnerabile di noi, è letteralmente il bambino che vive ancora dentro di noi. Se da un lato questa parte sensibile è fonte di molta gioia, creatività e meraviglia, dall’altro contiene anche un enorme dolore irrisolto che proviene dall’infanzia.
Tutti noi siamo stati feriti, in qualche misura, durante l’infanzia. Tutti abbiamo vissuto traumi che abbiamo faticato a elaborare. Iniziare a lavorare con il proprio bambino interiore è l’inizio di una profonda guarigione emotiva e della libertà. Il lavoro con il bambino interiore è uno dei percorsi più amorevoli che si possano intraprendere e lo consiglio vivamente.
23. Iniziare una pratica spirituale che sentiamo autentica per noi
In nessun luogo l’uomo può trovare un ritiro più tranquillo o più sereno che nella propria anima.
– Marco Aurelio
L’amore per se stessi è un percorso che si rivolge a ogni parte del nostro essere, compresa quella spirituale. Quando viviamo una vita al servizio dell’ego, ci sentiamo mancare qualcosa. Purtroppo, quando non c’è nulla di più grande dell’io materiale, lottiamo con sentimenti di vuoto cronico, solitudine e depressione.
Fin dagli albori dell’umanità, siamo una specie attratta dal sacro e dal numinoso. Non è necessario essere religiosi per essere spirituali (e non c’è nulla di male nemmeno nell’essere religiosi). Tuttavia, se siamo stati danneggiati o disillusi dalla religione, possiamo ancora avere una pratica spirituale allineata con i nostri bisogni, prospettive e desideri autentici senza dogmi religiosi.
Ecco una serie di percorsi che possono aiutarti a coltivare questa parte fondamentale della tua natura. Esplora quelle che ti sembrano più adatte a TE:
- Mindfulness, Meditazione e il Movimento: impara a stare in TE
- Your 14 days habit: Impara a coltivare una pratica meditativa in 14 giorni.
- Your Day Starter: Crea un’abitudine
- Your inspiration board: Permetti all’intuizione di scegliere la pratica adatta a TE
*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.