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Quali sono i benefici del tè? Come preparalo?

Tutti beviamo del tè, e se non lo facciamo forse dovremmo. Vediamo quali sono i benefici del tè che lo rendono più di una piacevole abitudine!

Origini del tè

Il tè, ottenuto dalle foglie della Camelia sinensis, è la più antica bevanda nervina (che stimola il sistema nervoso) conosciuta. Già citato nel dizionario cinese Erh Ya del 350 a.C., il periodo di massima diffusione del tè fu però intorno al VI-VII secolo. I tibetani e le tribù mongole lo utilizzavano come verdura, mescolandolo al riso, scorze d’arancia, cipolle, ginepro e sale. Nell’VIII secolo, la cerimonia del tè fu assunta dai taoisti quale simbolo dell’armonia e dell’ordine dell’universo. Nel secolo seguente, si diffuse la moda del tè frullato…
Fino ad arrivare al XV secolo, quando, con le invasioni dei barbari Manciù, si diffuse la moda del tè per infusione.

Benefici del tè

Vediamo quali sono i benefici tè , i suoi principi attivi ed il loro effetto sull’organismo.

  • Teina: svolge un’azione vasodilatatoria, diuretica e stimolante del sistema nervoso e del metabolismo.
  • Teobromina: ha un’azione diuretica
  • Teofillina: stimola il muscolo cardiaco e svolge un’azione diuretica.
  • Tannini: hanno un’azione antinfiammatoria e antitumorale.
  • Polifenoli: svolgono un’azione antiossidante, prevengono i tumori e l’invecchiamento della pelle.
  • Vitamine B: sono indispensabili per il funzionamento del cervello e del sistema nervoso; combattono la fame nervosa.
  • Sali minerali: zinco, magnesio, potassio, utili per proteggere l’organismo e stimolare il metabolismo.

In Cina i primi bevitori di tè non si servivano di teiere. Le prime testimonianze relative alla sua preparazione mostrano infatti che nel IV secolo la bevanda era ottenuta facendo bollire le foglie in una sorta di bollitore molto primitivo. Un libro cinese del 780 d.C. contiene un’illustrazione di una sorta di teiera, con un beccuccio molto stretto, in realtò poco pratico per mettere il tè in infusione.
Nel XVI secolo un anonimo vasaio della città di Ihing o Yi-Hsing iniziò a costruire dei vasi di terraglia con bocche grandi, in modo da eliminare il problema dell’intasamento delle foglie. E per quasi 400 anni le teiere sono rimaste invariate.

Come prepararlo?

  • Scaldate la teiera con acqua bollente.
  • Eliminate l’acqua e mettete nella teiera un cucchiaino di tè per ogni persona, più uno; versarvi quindi sopra l’acqua che avrete tolto dal fuoco non appena sta per bollire.
  • Chiudere la teiera e lasciate riposare per 3-5 minuti. Versate quindi il tè nelle tazze, servendovi di un colino.
  • Il tè all’inglese prevede l’aggiunta di latte che va messo nella tazza prima di versarvi l’infuso. Tuttavia, l’impiego del latte annulla l’effetto dei preziosi polifenoli del tè. In Italia viene spesso aggiunta una fettina di limone, naturalmente di coltivazione biologica, per evitare che le sostanze chimiche presenti nella buccia si diffondano nel tè.

Alcuni consigli utili

  1. Il tè deve essere bevuto al momento giusto d’infusione: se l’infusione è troppo breve, il tè non ha sapore, se è troppo lunga, risulta acre e astringente.
  2. È preferibile non fare una seconda infusione con le foglie del tè usate (ciò è possibile solo con i tè giapponesi kukicha e bancha) e non riscaldare l’infuso.
  3. La teiera migliore è quella di ceramica, che deve essere lavata solo con acqua senza detersivo.
  4. Le foglie di tè vanno conservate in recipienti opachi e richiusi bene ogni volta che sono usati.
  5. Il tè conserva il suo aroma pieno per circa un’anno, dopodiché può ancora essere utilizzato, ma la bevanda è meno gradevole e più povera di principi attivi.

Il piacere di un buon tè

Il tè può essere bevuto in qualsiasi momento della giornata, anche durante i pasti. Si consiglia comunque di non superare le quattro tazze al giorno, ideali per mantenersi in forma e proteggere il sistema cardiocircolatorio. Evitare invece l’uso di tè in caso di gastrite e ulcera gastroduodenale. Inoltre, se consumato in eccesso, può causare carenze di ferro.

Che cosa troviamo in commercio

  • Tè in foglia: biologici o meno, sono in genere di migliore qualità rispetto a quelli in bustina.
  • Tè biologici: provenienti da piante coltivate senza l’impiego di fertilizzanti e antiparassitari di origine chimica, sono da preferirsi per poter usufruire meglio delle proprietà terapeutiche del tè.
  • Tè in bustina: in genere costituiti da residui della lavorazione del tè in foglie, sono di qualità piuttosto bassa. Tuttavia, oggi sul mercato cominciano ad essere presenti anche tè in bustina di buona qualità.
  • Il tè deteinato: è indicato per coloro che non possono assumere teina.
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