Se siete mai stati a una lezione di yoga, avrete sentito l’istruttore ricordarvi di controllare il respiro. Negli antichi insegnamenti yogici, la pratica di dirigere il respiro è chiamata Pranayama e insegna a respirare in modo consapevole, con consapevolezza e con intenzione. All’interno degli insegnamenti, esistono molti esercizi di lavoro sul respiro diversi (chiamati anche breathwork), che possono aiutare ad attingere al respiro come mezzo per costruire l’autoconsapevolezza e la concentrazione durante la meditazione o lo yoga.
Oggi il lavoro sul respiro si è evoluto fino a includere molte nuove tecniche che si concentrano sull’uso degli esercizi di respirazione come mezzo di terapia e autoguarigione.
Scopriamo come il lavoro sul respiro può giovare alla mente, al corpo e allo spirito.
Il breathwork è più di un esercizio per respirare correttamente o con intenzione. Le tecniche di respirazione sono strumenti di grande trasformazione e guarigione. (Scopri 4 tecniche di respirazione rilassante qui). Il breathwork comprende un’ampia gamma di pratiche terapeutiche e di esercizi per l’intero benessere, utilizzati per alleviare le tensioni mentali, fisiche e/o emotive.
Corpo
Quando si pensa al breathwork, probabilmente si pensa all’aspetto fisico della respirazione: l’inspirazione e l’espirazione dell’aria. La respirazione è una parte vitale della vita; aiuta a portare l’ossigeno nel flusso sanguigno e a eliminare l’anidride carbonica.
Il completamento di un ciclo completo di respirazione coinvolge tutto il corpo: il petto, la pancia, la schiena e la mente. Ci vuole uno sforzo per coordinare tutti gli elementi del respiro, anche se il semplice processo sembra senza sforzo.
I benefici fisici della respirazione profonda sono spesso immediati. Respirando profondamente, si attiva il sistema nervoso parasimpatico, che a sua volta rallenta la frequenza cardiaca e abbassa la pressione sanguigna, creando una sensazione di calma. Inoltre, ci si affida al diaframma invece che al petto, invitando i muscoli del collo e del torace a rilassarsi e a coinvolgere gli addominali e una maggiore quantità di ossigeno a raggiungere le cellule e gli organi del corpo.
Quando il corpo è in preda alla reazione “combatti o fuggi” o allo stress, rilascia un’ondata di ormoni (come il cortisolo e l’adrenalina) che accelera la respirazione, aumenta il battito cardiaco e la pressione sanguigna e ci mette in uno stato di ipervigilanza. La respirazione profonda può aiutare a invertire questa risposta e a rilassare il corpo.
Proviamo a farlo: La prossima volta che pratichiamo il lavoro sul respiro, concentriamoci sugli aspetti fisici del nostro respiro:
- Osserviamo il petto e la pancia che si alzano e si abbassano.
- Notiamo la temperatura e l’umidità del nostro respiro.
- Sintonizziamoci con i muscoli e le ossa che si muovono nel nostro corpo.
- Osserviamo come si sente il nostro corpo quando passiamo da una respirazione superficiale a una profonda.
Mente
Oltre a invertire la risposta fisica allo stress nel corpo, la respirazione profonda può anche aiutare a calmare e rallentare la turbolenza emotiva nella mente. Infatti, alcuni studi dimostrano che il breathwork può aiutare a trattare la depressione, l’ansia e il PTSD (Stress post traumatico).
Il lavoro sul respiro può aiutare a raggiungere uno stato mentale più profondo. In questo stato, si può essere in grado di accedere a emozioni, rancori e traumi sepolti e, infine, di liberarsi dalla loro presa sul proprio stato mentale. Il lavoro sul respiro è spesso usato per aiutare chi ha problemi di salute mentale ed è visto come un modo per calmare e concentrare la mente.
Proviamo a farlo: La prossima volta che pratichiamo il lavoro sul respiro, concentriamoci sulla nostra mente:
- Siamo consapevoli dei pensieri nella nostra testa, ma non attacchiamoci ad essi.
- Sentiamo quali emozioni emergono.
- Notiamo la nostra voce interiore.
- Visualizziamo l’intenzione che abbiamo stabilito per le nostre pratiche di respirazione.
Spirito
Il lavoro sul respiro può anche essere spirituale. Quando si pratica, si può andare oltre il corpo e la mente e connettersi con il proprio spirito centrale, il proprio Sé. In altre parole, possiamo rimuovere il nostro ego e connetterci al nostro vero Sé e all’Universo. Molte persone che praticano il lavoro di respirazione sperimentano risvegli spirituali o sintonizzazioni con il loro essere interiore.
Proviamo a farlo: La prossima volta che pratichiamo il lavoro di respirazione, concentriamoci sullo spirito:
- Sentiamo l’universo che ci riempie d’aria durante l’inspirazione.
- Sperimentiamo la forza vitale (prana) che scorre attraverso di noi.
- Lasciamo spazio a questa energia dentro di noi.
- Sentiamo come questa energia ci connette con una parte più profonda del nostro Sé.
- Espirando, inviamo l’energia a tutti gli esseri viventi intorno a noi.
Stili di lavoro sul respiro
Il lavoro sul respiro affonda le sue radici nelle antiche pratiche orientali. Alcuni si concentrano più di altri sullo stato alterato di coscienza, ma tutti possono aiutare a raggiungere la consapevolezza di sé e la pace interiore. I tre tipi più diffusi di lavoro sul respiro sono:
- Pranayama
- Olotropico
- Rebirthing
1. Pranayama
Se pratichi lo yoga, probabilmente conosci questa pratica di respirazione. Il pranayama consiste nel controllare (yama) il respiro (prana) per ottenere effetti positivi. Controllando il respiro, si possono superare i blocchi emotivi ed energetici che ostacolano il flusso della forza vitale.
2. Olotropico
Il lavoro di respirazione olotropica è una pratica spesso accompagnata da musica intensa e condotta da un istruttore che guida un gruppo di partecipanti. Consiste nell’inspirare ed espirare per la stessa quantità di tempo a velocità diverse per indurre uno stato alterato di coscienza.
La terapia olotropica affonda le sue radici nella terapia con LSD, ma è un’alternativa priva di droghe, in cui l’intento principale è quello di produrre esperienze che alterano la mente. Le persone spesso sperimentano visioni, emozioni incontrollabili e crampi muscolari. Alla fine della sessione, si condividono le proprie esperienze con gli altri membri del gruppo e si chiede di disegnare una rappresentazione visiva della propria esperienza.
3. Rebirthing
Il lavoro di respirazione del Rebirthing si basa sull’idea che si porta con sé lo stress residuo dell’esperienza traumatica della nascita. Attraverso questo tipo di lavoro di respirazione, si ritiene che si possa permettere a se stessi di rilasciare qualsiasi bagaglio emotivo e trauma che si è verificato durante la nascita.
La pratica prevede l’uso di una respirazione circolare e spesso di sdraiarsi per lo più sott’acqua per creare uno stato di rilassamento che permetta di liberare lo stress represso, immagazzinato nel corpo fin dalla nascita. Attraverso una respirazione consapevole, invece di inspirare ed espirare semplicemente l’aria, è possibile trasformarla per muovere l’energia.
Il lavoro sul respiro può andare oltre l’incorporazione della respirazione durante il flusso fisico dello yoga e può essere una potente pratica terapeutica. Se decidi di esplorarne i benefici, rivolgiti a un esperto in questa pratica e prova diversi stili di lavoro sul respiro per trovare quello più adatto a te.
Ecco una serie di percorsi che possono aiutarti a coltivare questa parte fondamentale della tua natura. Esplora quelle che ti sembrano più adatte a TE:
- Mindfulness, Meditazione e il Movimento: impara a stare in TE
- Your 14 days habit: Impara a coltivare una pratica meditativa in 14 giorni.
- Your Day Starter: Crea un’abitudine
- Your inspiration board: Permetti all’intuizione di scegliere la pratica adatta a TE
*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.