Anima

Come liberarsi dalla ricerca della perfezione

Molte persone trascorrono la loro vita alla ricerca della perfezione: perfezione nell’aspetto, nel lavoro e nelle relazioni. Se seguono un percorso spirituale, potrebbero persino puntare alla perfezione nella loro pratica quotidiana di meditazione.

La buona notizia è che tutti noi siamo già perfetti sotto ogni aspetto. La cattiva notizia è che l’abbiamo dimenticato e, di conseguenza, molti di noi passano la vita a cercare la perfezione e spesso soffrono inutilmente. Quante volte ci siamo chiesti se stiamo facendo troppi pensieri durante la meditazione, se la nostra posizione yoga è buona come dovrebbe essere, o cosa dobbiamo cambiare nella nostra dieta?

La perfezione è inafferrabile come il silenzio. Non si può mai raggiungere la perfezione. E proprio quando si pensa di averla raggiunta, qualcosa cambia e la si perde. È difficile persino descrivere la vera perfezione. Come si può esprimere a parole qualcosa che è impossibile anche solo immaginare? Invece, molte persone sprecano il loro tempo concentrandosi su ciò che non è.

L’antica saggezza dei Veda ci dice che il mondo intero è una proiezione della mente: “non è l’Universo, è il tuo Universo”.

La mente è piuttosto limitata. E’ piena di aspettative, giudizi, dubbi e attaccamenti. Come può quindi una cosa imperfetta come la mente proiettare qualcosa di perfetto? Non può. Per trovare la perfezione, è necessario avventurarsi oltre la mente. La perfezione non è un pensiero, ma uno stato di consapevolezza. Quando smetteremo di cercarla, la perfezione si presenterà al nostro fianco.

Abbiamo due scelte nella nostra ricerca della perfezione. Possiamo continuare a cercare di aggiustare l’imperfetto, oppure possiamo uscire dall’imperfezione ed entrare nella libertà illimitata della perfezione stessa, lasciandoci andare e liberandoci dalla ricerca impossibile.

La prossima volta che ci preoccupiamo di come essere perfetti, consideriamo questi utili promemoria per lasciar perdere.

Il momento è sempre perfetto

Questa affermazione può confondere molte persone. Come può un momento essere perfetto quando si è appena perso il lavoro, è finita una relazione o è stata diagnosticata una grave malattia? È importante sapere che la perfezione non è sempre ciò che ci aspettiamo o che interpretiamo come felicità. La perfezione significa solo che è assolutamente corretta.

L’accettazione

L’accettazione è parte integrante della ricetta della perfezione. L’intero universo ha cospirato fin dall’inizio dei tempi per creare questo momento presente e perfetto. Dobbiamo imparare a vivere nel momento, ad accettare chiunque incontriamo e a vedere ogni situazione in cui ci troviamo come perfetta in quel momento.

Quando smetteremo di lottare contro ciò che è, scopriremo la meravigliosa opportunità che ci aspetta. Accogliendo tutto, saremo in grado di creare un futuro che va oltre i nostri sogni più sfrenati.

La meditazione è uno strumento

La meditazione è lo strumento più potente per riconnettersi alla propria perfezione. Porta la nostra consapevolezza dall’attività al silenzio, dall’imperfetto esterno al perfetto interno. Ogni volta che facciamo questo viaggio interiore, riportiamo un po’ più di perfezione nella nostra vita.

La perfezione non è nelle cose

La perfezione è negli spazi silenziosi tra le cose, tra i nostri pensieri, i nostri respiri o l’immobilità di una posizione yoga. Quando inizieremo a riconoscere gli spazi, riconosceremo la perfezione. Facciamo spazio e tempo nella nostra vita affinché la perfezione risplenda. Facciamo una pausa ogni tanto, guardiamo la nostra vita e cominciamo a riconoscere la perfezione che già c’è.

Il nostro Sé, la nostra essenza, è già perfetta, quindi quando iniziamo a vivere da quel livello di Essere, anche il mondo che proiettiamo diventa un riflesso della nostra perfezione. Se vogliamo creare la perfezione nella nostra vita, dobbiamo prima trovare la perfezione dentro di noi.

Il testo vedantico Bhagavad Gita dice: “Quando riuscirai a vedere il Divino dentro di te, conoscerai la perfezione in ogni cosa”. I grandi insegnamenti vedantici hanno parlato di perfezione per migliaia di anni e la Bhagavad Gita dà molte prescrizioni per ravvivare la perfezione nella vita.

All’inizio del testo, si dice che quando siamo radicati nella nostra essenza interiore, iniziamo a vivere la nostra vita dal campo del silenzio e delle infinite possibilità, e solo allora le nostre azioni saranno perfettamente corrette in ogni situazione. Approfondiamo questi insegnamenti vedantici per imparare a lasciar andare la ricerca della perfezione…

Lasciar andare la ricerca della perfezione

Senza paura: la paura contrae e limita la nostra libertà, la perfezione non ha limiti. Ricordiamo che è il nostro universo. Trasformiamo la paura in amore.

Verità: la perfezione richiede apertura, onestà e integrità. Siamo sinceri con noi stessi. Sapiamo quando parlare e quando non dire nulla.

Generosità: la perfezione consiste nel dare pienamente dall’abbondanza della vita ed essere grati per tutto ciò che la vita offre in cambio. La perfezione è dire “grazie” per tutto.

Perdono: possiamo sempre perdonare la persona, la cui essenza è perfetta, anche se non possiamo perdonare l’atto imperfetto. Se non riusciamo a perdonare, siamo noi a soffrire.

Non attaccamento: siamo audaci con i nostri desideri, ma rimaniamo distaccati dal risultato del nostro desiderio. Il non attaccamento è dire: “Questo è ciò che penso di volere, ma se c’è qualcosa di meglio, va bene inviarlo al suo posto”. Lasciamo che la saggezza dell’incertezza ci inondi con le sue benedizioni perfette.

Pazienza: la perfezione è eterna. Troviamola nella quiete della meditazione. Innaffiamola ogni giorno con la nostra presenza, guardiamola crescere e godiamo dei suoi frutti.

Compassione: cerchiamo la perfezione in tutti e in tutto. A volte è ben nascosta, quindi cerchiamola con attenzione. Nel Corano si legge: “Dio riconosce quanto lo amiamo da come trattiamo gli altri”.

Pace: la violenza verso qualsiasi creatura vivente o verso il pianeta deriva sempre dall’ignoranza. Quando vediamo Dio in tutti, non faremo mai del male.

Gioia: se non c’è gioia nella nostra pratica spirituale, facciamo qualcosa per cambiarla.

Arrendersi: quando diamo tutto al Divino, non abbiamo nulla di cui preoccuparci.

La perfezione è la nostra essenza

Niente nel mondo esterno può darci la perfezione e nessuno può renderci perfetti. Smettiamo di aspettare che qualcuno o qualcosa cambi. Spostiamo invece la nostra attenzione e il nostro atteggiamento. La perfezione è la nostra essenza; siamo nati con essa. Ora riconosciamola!

 

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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.

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