Esistono molte, spesso contraddittorie, idee riguardo a come meditare. Principalmente, l’approccio della meditazione dovrebbe essere quello di comprendere la natura della mente, invece di combatterla.
La maggior parte di noi si trova in una corsa continua, dominata dai nostri pensieri ed emozioni. Finisce che crediamo di essere noi stessi quei pensieri e quelle emozioni. La meditazione è uno stato di semplice “essere”, di esperienza pura, senza interferenze dal corpo o dalla mente. È uno stato naturale, nel quale abbiamo dimenticato come accedere.
Come meditare?
Con la parola “meditazione” si intendono, più correttamente, le diverse tecniche di meditazione. Quest’ultime sono modalità attraverso cui si cerca di creare un’ambientazione interiore che possa facilitare lo “scollegarsi” dal corpo-mente, permettendo il semplicemente “essere”. Inizialmente può essere di aiuto impegnare del tempo per praticare un metodo di meditazione strutturato, ne esistono tanti applicabili nel contesto della vita quotidiana, nel lavoro, nel tempo libero, soli o con altri.
I metodi servono solo fino allo stato di meditazione – della consapevolezza rilassata. Dell’arrivo alla coscienza e al proprio centro. E diventa, non solo un’esperienza passeggera, ma anche un’esperienza intrinseca tanto quanto la respirazione.
Smontiamo intanto qualche idea sbagliata!
La meditazione è…
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Solo per chi è in ricerca spirituale.
I benefici della meditazione sono molti e vari. La più importante è la capacità di rilassarsi e di essere consapevole senza sforzo: utile e fondamentale per tutti!
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Una pratica per acquisire la “pace della mente”.
La pace della mente è un termine contraddittorio. Di natura, la mente è un commentatore cronico. Quello che si può scoprire attraverso la meditazione è l’abilità di prendere la distanza tra sé stessi ed il commentatore, così che la mente, con il suo continuo circolo di pensieri ed emozioni, non invada più l’inerente stato di silenzio.
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Una disciplina o sforzo mentale per controllare o “domare” la mente, per diventare più consci.
La meditazione non è un tentativo di controllare la mente né tantomeno uno sforzo mentale. Lo sforzo ed il controllo richiedono tensione, e la tensione è in contrasto con lo stato di meditazione. In più, non c’è bisogno di controllare la mente, si vuole solo comprendere come è e come funziona. Chi medita non ha bisogno di domare la sua mente, di diventare più conscio, ma di crescere in coscienza.
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Focalizzazione, Concentrazione o Contemplazione.
La focalizzazione, come anche la concentrazione, è un restringimento della consapevolezza. Ci si concentra ad un oggetto escludendo tutto il resto. Al contrario, la meditazione include tutto, la propria coscienza si espande. Nella contemplazione ci si focalizza ad un oggetto –probabilmente un oggetto religioso, una foto o un aforismo ispirazionale. Chi medita è semplicemente consapevole, ma non di qualcosa in particolare.
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Una nuova esperienza
Non necessariamente: molti sportivi conoscono questo “posto”, e intendono questo come “la zona”. Gli artisti lo conoscono, attraverso il cantare, disegnare, suonare la musica. Lo possiamo conoscere attraverso il giardinaggio, giocare con i bambini, camminare in spiaggia o fare l’amore. Anche da bambini lo si può avere sperimentato. La meditazione è uno stato naturale che quasi sicuramente tutti hanno assaggiato, anche se probabilmente senza sapere il nome del sapore…
Ecco due percorsi studiati per te:
A cura di Evi Choutou