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Come usare un pendolo radiestesico – Guida per principianti

Il pendolo radiestesico è un umile, ma potente, strumento di auto-visione. Lo uso saltuariamente da anni ed è un modo meraviglioso per ottenere risposte rapide, dirette e spesso sorprendenti!

Tuttavia, sebbene il pendolo radiestesico sia una forma di divinazione economica ed efficace, ci sono alcune cose da sapere prima di iniziare.

Che cos’è la divinazione?

Esistono molte definizioni diverse di divinazione e spesso descrivono la pratica della cartomanzia. Ma voglio essere chiara. Non credo né sostengo la cartomanzia. Credo che abbiamo il potere di plasmare il nostro futuro. Nessun percorso è stabilito nella pietra finché non decidiamo di dargli forma.

Per me la divinazione è invece una forma di comprensione di una domanda o di una situazione. La divinazione può anche aiutare il ricercatore a prevedere il potenziale risultato di una scelta o di una decisione. Pertanto, personalmente mi avvicino a qualsiasi forma di divinazione come metodo per ottenere una conoscenza superiore, chiarezza mentale e guida spirituale/materiale.

Che cos’è un pendolo radiestesico?

Un pendolo radiestesico è in genere una pietra o un cristallo che viene appeso all’estremità di una corda o di una catena. Il pendolo viene utilizzato come mezzo per ottenere una visione spirituale e materiale. Tradizionalmente, i pendoli radiestesici venivano utilizzati per individuare acqua, minerali e altri oggetti nascosti sotto il terreno.

Come funziona?

Riceviamo risposte per magia? Dagli spiriti? Da poteri psichici? La mia risposta preferita è che il pendolo radiestesico funziona mettendoci in contatto con la mente inconscia.

Quando poniamo una domanda, la nostra mente inconscia risponde influenzando le terminazioni nervose delle nostre dita e facendo oscillare il pendolo in risposta. In altre parole, il nostro corpo esprime esteriormente la nostra conoscenza interiore.

Come usare un pendolo radiestesico per la divinazione

L’uso del pendolo è una delle forme più semplici di divinazione, adatta praticamente a chiunque. Non è necessario essere “sensitivi” per usarlo! Ecco alcuni suggerimenti per iniziare:

1. Scegliere il pendolo giusto

Pensiamo a quale tipo di materiale o cristallo vorremmo che il nostro pendolo possedesse. Qual è la nostra pietra del potere (cioè la pietra con cui risuoniamo e lavoriamo meglio nella nostra vita)? Se abbiamo la possibilità di provare, teniamo in mano ogni pendolo e vediamo come interagisce con noi. Se non abbiamo accesso a un negozio di pendoli, prendiamo in considerazione la possibilità di acquistarne uno online.

In alternativa, si può provare a creare il proprio pendolo utilizzando uno spago e provando a fissare un oggetto pesante all’estremità (attenzione, non troppo pesante!) Un pendolo fai-da-te semplice può essere realizzato utilizzando lo spago di una bustina di tè e legando una semplice perlina di vetro all’estremità.

2. Pulire il pendolo

Una volta trovato il pendolo radiestesico giusto per noi, dovremo ripulirlo dall’energia residua. Possiamo ripulire energeticamente il pendolo nello stesso modo in cui ripuliremmo un cristallo. Ad esempio, potremmo passarlo sotto l’acqua calda o fredda, seppellirlo nel terreno per un giorno, posizionarlo al chiaro di luna, accendere un bastoncino per la purificazione e così via. Una volta che avremo percepito che il pendolo è “pulito”, possiamo utilizzarlo.

3. Costruire un rapporto con il pendolo

Costruire un rapporto con il pendolo è abbastanza semplice, ma come ogni cosa che valga la pena di essere perseguita, richiede un po’ di tempo e di impegno.

Per imparare il “linguaggio” del pendolo e sintonizzarlo con la nostra mente inconscia, dovremo porgli alcune domande.

Procediamo ad esempio in questo modo:

1. Facciamo alcuni respiri profondi. Questo ci aiuterà a radicarci e a centrarci.

2. Chiediamo guida e sostegno. Troviamo la connessione con la nostra Anima (Sé Superiore) o gli Spiriti Guida o con la nosrtra fede per assicurarci di ricevere le risposte più chiare e obiettive possibili.

3. Quindi, poniamo al nostro pendolo alcune domande per determinare il significato di “sì”, “no” e “forse”. Il pendolo può oscillare all’indietro, in avanti, da un lato all’altro, in senso orario o antiorario. Per capire il significato delle direzioni, proviamo i due approcci seguenti e vediamo quale ci piace di più:

  • Il primo approccio consiste nel dire semplicemente al pendolo “mostrami un sì” e aspettare che oscilli. Poi diciamo “mostrami un no” e aspettiamo che oscilli. Infine, chiediamogli “mostrami un forse” e aspettiamo la sua risposta. Ringraziamo il pendolo, prendiamo nota delle indicazioni e procediamo con la nostra domanda.
  • Il secondo approccio consiste nel porre al pendolo domande che stabiliscano risposte oggettive. Per esempio, se vogliamo sapere in quale direzione il nostro pendolo radiestesico oscillerà “sì”, poniamogli domande affermative come “Sono maschio/femmina?”. “Ho __ anni?” “Ho gli occhi azzurri?”. Notiamo in quale direzione oscilla il nostro pendolo. Poi poniamogli domande che segnalano un “no”. Ad esempio, “Il mio cane è ancora vivo?”. “I miei genitori stanno insieme?”. “Mi piace nuotare?”. Assicuriamoci di porre domande che abbiano risposte chiare e definitive. Ripetiamo questo passaggio ogni volta che utilizzate il pendolo, perché non sceglie sempre le stesse risposte direzionali!

4. Facciamo le domande al nostro pendolo

Ora il pendolo è pronto per essere utilizzato! Assicuriamoci di essere comodamente seduti. Per iniziare la pratica, è necessario assicurarci che il braccio sia stabile. Cerchiamo quindi di appoggiare il gomito sul tavolo per avere un maggiore sostegno. Teniamo il pendolo con delicatezza tra il pollice e l’indice, esercitando una pressione sufficiente a non farlo cadere.

Quindi, richiamiamo alla mente una domanda per la quale stiamo cercando una risposta chiara. Possiamo chiedere al pendolo praticamente qualsiasi cosa (entro certi limiti, si veda il paragrafo successivo). Gli argomenti possono spaziare dal ritrovamento di un oggetto mancante, alla decisione di cosa indossare per un appuntamento, alla scelta di un campo di studi, fino alla scoperta di sentimenti, motivazioni, desideri, doni e sogni nascosti. Il pendolo radiestesico può essere utilizzato per rispondere alle domande di tutti i giorni, a quelle relative al denaro e alle relazioni, fino alle questioni spirituali/esistenziali più profonde.

Usare il pendolo con saggezza

Come ogni strumento spirituale, anche il pendolo può essere usato in modo improprio. Ecco alcune parole di cautela:

  • Non usiamo il pendolo quando ci sentiamo emotivamente o mentalmente squilibrati (ad esempio se siamo stressati, arrabbiati, stanchi, ecc.), perché ci darà risposte imprecise. Per assicurarci di essere nel giusto stato d’animo, prima di iniziare si può chiedere al pendolo: “È il momento giusto per fare la dote?”.
  • Non utilizziamo il pendolo come sostituto della competenza medica. Non mettiamociin pericolo. Se abbiamo un problema di salute serio, ci dobbiamo rivolgere a un medico di fiducia.
  • Assicuriamoci di fare la rabdomanzia solo per noi stessi e non per altri (a meno che non ci diano un permesso esplicito). Anche se stiamo facendo una radiestesia per un’altra persona, valutiamo se siamo abbastanza abili per procedere.
  • Affrontiamo la radiestesia con il pendolo con una mentalità aperta e imparziale. Se abbiamo già preso una decisione su qualcosa, è probabile che questa si rifletta nella nostra radiestesia.
  • Comprendiamo la natura limitata della radiestesia con il pendolo. A volte è molto meglio consultare altre forme di divinazione (come i tarocchi, l’I Ching, ecc.) che forniscono risposte a più livelli da considerare.
  • Non affidiamoci troppo alla radiestesia con il pendolo. È una forma di divinazione che ci aiuta a prendere decisioni, ma non dovrebbe essere l’unico modo per farlo. Non usiamola come una stampella. È importante che ci assumiamo la responsabilità di noi stessi e che prendiamo consapevolmente le decisioni. Non usiamo la scusa “il pendolo ci ha detto di farlo” per eludere le nostre responsabilità e poi dare la colpa al pendolo se qualcosa va storto.

Se ti vengono in mente altri problemi etici, fammeli sapere qui sotto.

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