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Equilibrio fra forza e morbidezza: Attingere al proprio spirito guerriero

Cercare l’equilibrio può essere una cosa volubile e trovare il momento giusto per attingere al nostro potere di andare avanti piuttosto che arrendersi e lasciarsi andare può essere impegnativo. Il concetto di yin e yang risale al terzo secolo a.C. nella filosofia cinese ed è l’idea che tutte le cose esistono come opposti inseparabili e contraddittori che si attraggono e si completano a vicenda.

L’energia yin è femminile, passiva e morbida, mentre l’energia yang è più maschile, attiva e rigida. Queste due forze esistono in ognuno di noi e il loro equilibrio è necessario per navigare e crescere nel corso della vita.

Senza l’energia yin, possiamo presentarci al mondo con un aspetto duro e una sovrabbondanza di energia maschile, che ci porta a strafare e a produrre troppo. Senza l’energia yang, la passività può prendere il sopravvento, con il risultato di un’azione meno ispirata e di lasciare che la vita ci accada, invece di affermare noi stessi e co-creare con il mondo che ci circonda.

Trovare questo equilibrio tra forza e morbidezza quando si tratta di affrontare gli alti e bassi dell’esperienza umana richiede pratica e sintonia con il proprio corpo, i propri schemi e ciò di cui si ha bisogno in ogni momento. Sia l’energia yin che quella yang giocano un ruolo fondamentale nell’aiutarci a muoverci nella vita in un luogo centrato, aiutandoci ad attingere al nostro incrollabile spirito guerriero.

Mettere in equilibrio le nostre energie

Quando si parla di equilibrio tra energia femminile e maschile, la maggior parte di noi tende a incarnare più l’una che l’altra. Alcuni di noi sono troppo produttivi, raramente trovano il tempo per riposare e affrontano il mondo in modo più rigido, incarnando un’energia più maschile. Se incarniamo un’energia più femminile, possiamo cercare di riposare spesso, vivere in modo fluido e affrontare la vita in modo più adattabile.

Quando si tratta di trovare l’equilibrio, è importante rendersi conto con quale energia si tende ad affrontare la vita e le sfide, in che modo questo ci avvantaggia e in che modo potrebbe anche renderci un cattivo servizio. Alcune situazioni richiedono un po’ di resistenza, azione ed energia yang, mentre altre sono meglio servite con un po’ di morbidezza e imparando a lasciar andare.

Sapere quando spingere e quando lasciare andare è una parte importante dell’incarnare uno spirito centrato. C’è un momento in cui coltivare la forza e un momento in cui fidarci della morbidezza. Quando questi due elementi sono in equilibrio, siamo in grado di mantenere il nostro centro e di attraversare i momenti difficili con più facilità. È importante usare il proprio giudizio e verificare con se stessi il modo in cui è più vantaggioso presentarsi alle diverse circostanze della propria vita, in modo da poter davvero praticare l’incarnare l’equilibrio.

Incarnare la forza

Se tendiamo ad affrontare la vita con dolcezza e arrendevolezza, proviamo a chiederci dove una maggiore disciplina, coerenza ed energia maschile potrebbero giovarci. Quali aree della nostra vita ci sembrano poco organizzate e dove potremmo beneficiare di un po’ più di movimento e di avanzamento? Riflettiamo su questi ideali e mettiamoli in pratica per incarnare più energia yang e affrontare la nostra vita con più equilibrio.

Incarnare la morbidezza

È importante sapere che la morbidezza è anche forza, e che rimanere in un’energia più yin o femminile non è indice di debolezza. Se tendiamo ad affrontare le situazioni in modo attivo e rigido, chiediamoci dove potremmo trarre beneficio dal lasciar andare o dal muoverci nella vita in maniera più arrendevole. Che cosa stiamo trattenendo che ci farebbe bene lasciar andare? Dove possiamo coltivare il perdono e trovare più riposo nella nostra vita, in modo da mostrarci al meglio? Facciamo una lista di dove possiamo implementare più equilibrio nella nostra vita per coltivare uno stato più centrato.

Una pratica per trovare l’equilibrio

Se possibile, cerchiamo un posto all’aperto dove poter radicare i piedi sulla terra. Se non è possibile uscire, va bene anche un posto al chiuso. Mettiamoci in piedi, con i piedi separati alla larghezza dei fianchi, i palmi rivolti in avanti lungo i fianchi e gli occhi delicatamente chiusi. Stiamo alti e centrati. Facciamo alcuni respiri lenti e profondi dentro e fuori dal naso. Notiamo come si sente l’aria che entra dalle narici e come si sente quando esce.

Prendiamo coscienza dell’equilibrio tra forza e morbidezza, dello sforzo di inspirare l’aria e dell’abbandono nel lasciarla andare. Sentiamo entrambi i piedi ben piantati a terra, con lo stesso peso in entrambe le gambe. Notiamo se un piede ha più peso dell’altro e cerchiamo di distribuire il peso in modo uniforme, in modo che entrambi i piedi sostengano il corpo allo stesso modo.

Manteniamo un nucleo forte e un centro stabile mentre stiamo qui e respiriamo, saldamente radicati alla terra, incarnando forza e morbidezza mentre cavalchiamo le onde dell’inspirazione e dell’espirazione. Rimaniamo presenti per un massimo di cinque minuti o finché non sentiamo di aver raggiunto uno stato più centrato e pacifico, pronto a muoverci durante la giornata sentendoci equilibrati e pronti ad affrontare qualsiasi cosa.

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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.

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