Fai sentire la tua voce… Certo è una frase d’effetto, da copertina, ma che può essere letta sotto diversi aspetti e aprire diverse riflessioni. Come ho già scritto in diversi articoli precedenti, viviamo senza dubbio in un’epoca di connessione, in cui abbiamo la possibilità di promuovere la nostra attività facilmente e far vedere o leggere o ascoltare quello che facciamo e pensiamo a chiunque, grazie ai social.
Less is more
Viviamo anche l’epoca del “tutto e tanto” in ogni cosa, dal cibo allo shopping, dai canali televisivi alle app. Senza entrare nel merito e accennando solo al fatto che molto spesso “Less is more” , torniamo ad analizzare la frase che ho scelto come titolo per questo articolo.
Con un semplice tocco su uno schermo abbiamo la possibilità di comunicare con una platea di ascoltatori immensa, certo, liberi di passare oltre o disattivare l’audio se non catturiamo velocemente la loro attenzione, ma anche di condividere il nostro “messaggio” e farlo girare fino a farlo diventare virale. Nello stesso modo nascono sempre più videocorsi, si può studiare online qualsiasi cosa, l’offerta è davvero ampia e questo è buono, perché offre la possibilità di migliorare la conoscenza di un argomento che ci interessa in modo facile, ma anche rischioso, perchè vista la facilità con cui è possibile farlo, non possiamo dare per scontato che, semplicemente perchè online, sia un corso ben fatto.
Impariamo a scegliere
Questa grande offerta di tutto ci obbliga a vagliare diverse proposte e ci permette di scegliere quella che ci sembra più adatta a noi, o semplicemente più abbordabile come metodologia, programma o costi. I criteri con cui decidiamo di scegliere ci porteranno al prodotto che pensiamo essere giusto per noi. Come anche nella vita reale, possiamo scegliere di frequentare un centro Yoga perchè più vicino a casa, oppure perchè costa meno, o perchè vogliamo fare lezione con quell’insegnante particolare, a seconda di cosa desideriamo qualunque scelta può essere giusta, purchè ne siamo consapevoli.
Facciamo la differenza
Se invece siamo dall’altra parte, cioè decidiamo di proporre un progetto, cerchiamo di farlo in modo unico e personale. Proprio perchè esiste già tutto e in tante versioni, il nostro prodotto non può essere la copia di qualcosa che esiste già. Anche questa riflessione è riscontrabile tanto nel mondo social che in quello di tutti i giorni. Se il mio sogno è aprire un canale di video lezioni, la mia spinta nel realizzarlo dovrebbe essere la voglia di fare la differenza, migliorare un concept, personalizzare un metodo.
Troviamo la nostra unicità
In teoria, almeno che non stiamo semplicemente replicando qualcosa che abbiamo visto e che ci è piaciuto, se arriviamo a proporre un videocorso o anche semplicemente a scrivere un post, dovrebbe esserci in quell’atto
la nostra unicità, frutto del lavoro di studio e conoscenza di noi stessi, della ricerca, della voglia di condividere qualcosa in cui crediamo. Dovremmo essere capaci di comunicare nel nostro particolare e unico modo il perchè lo stiamo facendo e il come abbiamo deciso di farlo, la nostra sincerità.
La “nostra” voce
Condividere un post o creare un corso semplicemente copiando e incollando contenuti di altre persone non è “Far sentire la tua voce”. Se quello che vuoi comunicare è già stato detto, esattamente nello stesso modo in cui lo diresti tu, da qualcunaltro, allora basta Ri-condividere quel contenuto, citando la fonte. Può senza dubbio essere utile, ci sono così tante frasi, insegnamenti, aforismi ecc che meritano di essere divulgati, ma non è la TUA voce.
La cosa più utile che possiamo fare, a parer mio, è conoscerci sempre più profondamente e quando capiamo la nostra unicità CONDIVIDERLA con il mondo.