C’è un interessante e quasi mistico collegamento con questa serie di movimenti, di “riti”, i cinque tibetani, che sono “arrivati” a me più volte nel corso degli anni attraverso diversi canali. Da persone in ricerca spirituale, da un libro regalato, da diversi articoli letti e mi hanno permesso di conoscerli e praticarli quotidianamente.
In momenti di transizione, nel bisogno di un “ancoraggio” fisico, questi movimenti mi hanno concesso proprio questo! Comprendono una breve, ma potente pratica yoga, che oltre ad offrire molti benefici fisici, mentali ed emotivi, promettono anche di mantenerci giovani!
Ribalta il processo di invecchiamento con i Cinque Tibetani
Proposti dai Lama in Tibet, i 5 tibetani aiutano l’accensione e il riequilibrio dei nostri Chakra, portano al recupero della salute globale dando vitalità su corpo e mente. Il tutto si potrebbe tradurre come ristabilizzazione del proprio benessere psicofisico.
Principi
Insieme ai movimenti fisici, i cinque tibetani vengono ad introdurre dei principi simili ai yama (astinenze, regole di comportamento, “ciò che non si fa”) e niyama (osservanze, autodisciplina, “ciò che si fa”) dei Yoga Sutra di Patanjali, che hanno un ruolo fondamentale se vogliamo considerare la scelta di una nobile esistenza. Se siete interessati ad intraprendere il sentiero dello yoga, non potrei che incoraggiarvi a studiare i Sutra di Patanjali e tenerli come base per la conduzione della propria vita in senso esteso.
Esiste anche un sesto rito, non molto comune, che si lega alle più elevate pratiche yogiche descritte da Patanjali nel suo sentiero ad otto passi verso l’illuminazione. Nello specifico, si collega alla quarta regola dei yama (Non-sensualità, o Brahmacarya).
I 5 tibetani rappresentano un buon modo per mantenersi attivi ed in forma anche quando il tempo o lo spazio per il tuo allenamento o la tua pratica yoga sono limitati. Questi esercizi sono facilmente eseguibili anche in una piccola stanza d’albergo. Possono anche essere utilizzati come riscaldamento per qualsiasi attività fisica che si intende praticare.
La storia
Negli anni trenta venne pubblicato da Peter Kelder il libro “I cinque tibetani” che rivela l’antico segreto della fonte di giovinezza descrivendo per la prima volta un programma di esercizi per “mantenersi giovani”. Tratto dalla propria esperienza diretta descrive il programma di movimenti utilizzati dai monaci tibetani per vivere una vita lunga, vibrante e sana.
Perché funzionano?
Nel corpo esistono sette centri energetici principali che corrispondono alle sette ghiandole endocrine. Tutte le funzioni del corpo sono regolate dagli ormoni secreti proprio da queste ghiandole endocrine. Di recente si è scoperto che anche l’invecchiamento è regolato dall’ormone che è prodotto dalla ghiandola pituitaria all’inizio della pubertà. Sembra che questo ormone interferisca con l’abilità delle cellule di utilizzare ormoni benefici come quello della crescita, e di conseguenza cellule e organi piano piano si deteriorano e muoiono.
I sette centri energetici che sono conosciuti come chakra possono essere considerati come campi elettrici invisibili a occhio nudo. Ogni chakra ha il suo centro in una delle sette ghiandole endocrine (a secrezione interna) che hanno la funzione di stimolare la produzione di ormoni. Gli ormoni regolano le funzioni del corpo incluso il processo di invecchiamento.
I sette chakra sono così localizzati
- le ghiandole della riproduzione
- il pancreas
- le ghiandole surrenali
- il timo
- la tiroide
- la ghiandola pineale
- la ghiandola pituitaria.
Cosa ci insegna il sistema dei chakra sulla connessione tra mente e corpo
Scopri di più sui chakra:
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Un’introduzione al sistema dei sette chakra
Come inizio a trarre benefici dai 5 Tibetani?
Se non sei abituato all’allenamento o se non sei ancora introdotto nelle tecniche di respirazione e di rilassamento dello yoga, il primo consiglio è di iniziare lentamente. Inizia eseguendo da una a tre ripetizioni per ognuno degli esercizi una volta al giorno. Successivamente incrementare fino a 21 (Il numero 21 è considerato un numero sacro). Osserva i messaggi che ti invia il tuo corpo e non forzare le posizioni rischiando l’infortunio. Un po’ di affaticamento è normale ma non si è alla ricerca del dolore.
Dove posso eseguire i Cinque Tibetani?
Ovunque ti trovi e hai lo spazio necessario. Puoi utilizzare una coperta, un’asciugamano o un tappetino se la superficie di appoggio è troppo dura.
Qual’è il momento migliore per la pratica?
Tutta la serie degli esercizi può essere eseguita due-tre volte al giorno. Come in tutte le pratiche olistiche, l’alba ed il tramonto sono i momenti migliori per onorare il proprio corpo attraverso un’attività fisica. Quindi sarebbero i momenti ideali anche per la pratica dei Cinque Tibetani. Ovviamente, nell’impossibilità dell’orario specifico, la cosa importante è riuscire comunque ad inserirli nel proprio programma giornaliero.
Quante volte dovrei ripetere ogni esercizio?
L’obiettivo è riuscire ad eseguire ogni esercizio per 21 volte, arrivando anche gradualmente. Quando si è arrivati ad eseguirli senza fatica, non c’è bisogno di incrementare il numero di ripetizioni. Questa pratica non nasce per aumentare la propria forza (anche se questo può essere uno dei risultati). Nasce per restaurare e ristabilire la propria energia vitale. Se dopo aver ripetuto tutti e cinque gli esercizi per 21 volte ti senti bene, mantieni l’energia e provi a ripetere la pratica in un secondo momento nell’arco della giornata.
Qual’è il modo di respirazione consigliato?
Ogni movimento va eseguito in sincronizzazione con la fase inspiratoria ed espiratoria, in fluidità. Se durante la pratica ti senti particolarmente stanco o hai giramenti di testa, assicurati di non respirare troppo o troppo poco. Prima di iniziare è consigliato praticare qualche tecnica di respirazione consapevole, sia come preparazione a quanto si sta per fare ma anche e soprattutto come richiamo della propria attenzione al momento presente.
Diventando più intimi con la pratica dei Cinque Tibetani, si riuscirà a percepire un senso di consapevolezza interiore relativo al proprio stato di salute. Il ringiovanimento diventerà sempre più apparente e visibile. Inizialmente, impara a conoscere i movimenti e lasciali fluire liberamente. Mantenendo la fiducia nel procedimento, cerca comunque di non focalizzarti troppo sul risultato. Osserva attivamente l’esperienza attuale che vivi attraverso il movimento. La saggezza che acquisterà il tuo corpo sarà sorprendente!
Ecco una serie di percorsi che possono aiutarti a coltivare la tua consapevolezza. Esplora quelle che ti sembrano più adatte a TE:
- Mindfulness, Meditazione e il Movimento: impara a stare in TE
- Your 14 days habit: Impara a coltivare una pratica meditativa in 14 giorni.
- Your Day Starter: Crea un’abitudine
- Your inspiration board: Permetti all’intuizione di scegliere la pratica adatta a TE
Scopri anche i nostri ritiri ed esperienze trasformative QUI.
*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.