Anima

Il karma: il motore della scelta universale

Ti sei mai soffermato a chiederti cosa ti rende “te stesso”? Tra le innumerevoli e inimmaginabili forme possibili che la coscienza potrebbe assumere, cosa ti ha fatto diventare come sei? Nell’oceano della coscienza, lo spirito assume innumerevoli forme – onde, correnti, maree, vortici, ondate – ma c’è solo un’espressione unica di quell’oceano, diversa da tutte le altre: TE. Come è successo? La risposta, in una parola, è: karma.

La nostra vita, fino a questo momento, è la somma totale delle scelte che abbiamo fatto in passato. Come un milione di piccole porte, le nostre scelte rappresentano i punti di decisione che, consciamente o inconsciamente, hanno guidato la direzione della nostra mente, del nostro corpo, della nostra salute e della nostra vita. Come dice un antico detto indiano: “Se vuoi vedere come erano i tuoi pensieri ieri, guarda il tuo corpo oggi. Se vuoi sapere come sarà il tuo corpo domani, guarda i tuoi pensieri oggi”.

Comprendere il karma

Questo concetto viene spesso definito Legge del Karma o Causa ed Effetto. È il processo con cui creiamo il futuro attraverso le scelte che facciamo in ogni momento. Per alcuni, l’idea del karma sembra essere un termine mistico, esoterico e new-age che definisce un sistema di ricompensa e punizione divina basato sul nostro comportamento passato.

Tuttavia, la parola karma significa semplicemente “azione” e allo stesso tempo implica le conseguenze di quell’azione. Pertanto, il karma è il processo imparziale di causa ed effetto dell’universo. Come la gravità, il karma è una legge fondamentale della natura così onnipresente che spesso non ne riconosciamo la presenza. Si potrebbe essere tentati di pensare: “Non credo nel karma”, ma stiamo certi che il karma crede in noi.

Comprendere la scelta

In relazione all’espressione unica di coscienza che siamo noi, il karma costituisce uno dei tre componenti di quello che può essere definito il “software dell’anima”. Questo processo è essenzialmente il motore della scelta che governa la nostra vita in ogni momento. Funziona così: per ogni scelta che facciamo, quell’azione (karma) crea un ricordo (samskara). A sua volta, quel ricordo genererà un desiderio (vasana). Il desiderio porta all’azione successiva e il ciclo continua ancora e ancora. In questo modo, le nostre azioni, motivate da desideri basati su ricordi di azioni passate, si susseguono creando un’espressione peculiare della coscienza che siamo noi.

Consideriamo una qualsiasi scelta che abbiamo fatto, magari andare a una partita di calcio. L’azione di assistere alla partita creerà dei ricordi. Questi ricordi di un’esperienza piacevole o spiacevole influenzeranno il nostro desiderio successivo, magari di andare a una partita di calcio o di seguire quella squadra per il resto della nostra vita. In questo modo, le esperienze e i karma creano il quadro di riferimento per le nostre simpatie e antipatie, i nostri ricordi, i desideri e le scelte, che durano tutta la vita o più a lungo.

Inoltre, le nostre scelte possono rientrare in una delle tre categorie: pensiero, parola e azione. Ognuna di queste azioni è una causa che genera effetti specifici. Nella tradizione Mikkyo (insegnamenti segreti) del buddismo tantrico esoterico, questi tre elementi sono noti come sanmitsu o “triplo segreto”. Sono il riconoscimento del ruolo vasto e spesso trascurato dei nostri pensieri, discorsi e azioni, che sono gli elementi fondamentali della nostra realtà personale.

La biografia diventa biologia

L’effetto modellante e condizionante del karma sulla nostra mente e sul nostro corpo avviene sia a livello conscio che inconscio e può spiegare molti, se non tutti, i nostri comportamenti e le nostre tendenze abituali, nel bene e nel male. Se facciamo sempre la stessa scelta, il software imparziale dell’anima traccia un solco familiare e sempre più profondo nella nostra coscienza, non diversamente da come si scava un fossato attraverso il quale l’acqua scorre più facilmente. I pensieri ripetuti attivano le stesse reti neurologiche (circuiti cerebrali), rilasciando un cocktail chimico familiare (ormoni) in tutto il corpo, che si traduce in una sensazione prevedibile (emozione).

Se mantenute nel tempo, le emozioni diventano stati d’animo, gli stati d’animo diventano parte del nostro temperamento e il temperamento diventa un tratto della personalità o uno stato d’animo. In questo modo le scelte programmano la nostra vita in modi prevedibili di risposte condizionate.

karma - rompere i schemi con la meditazione

Rompere il vincolo del passato per creare nuove abitudini

Ora che abbiamo compreso la meccanica di causa ed effetto, diventa più facile sfruttare il karma per formare nuove abitudini e routine. In definitiva, facciamo sempre delle scelte, la vera domanda è: quanto siamo consapevoli quando facciamo una scelta? Qui sta la chiave per rispondere alla perenne domanda se viviamo in un universo deterministico o di libero arbitrio. In poche parole, si tratta di consapevolezza. Se prendiamo decisioni inconsapevoli, seguendo il pilota automatico dei nostri condizionamenti e del nostro karma preprogrammato, la nostra vita sarà fatta di pensieri, discorsi e azioni abituali e prevedibili, che incarnano l’osservazione di Henry Ford: “Se fai sempre quello che hai sempre fatto, otterrai sempre quello che hai sempre ottenuto”.

Se invece prestiamo attenzione ai nostri pensieri, discorsi e azioni in ogni momento, diventiamo padroni del libero arbitrio, in grado di riconoscere gli schemi limitanti e costrittivi che circolano nel software della nostra anima. Una volta identificati, siamo molto più capaci di fare una scelta diversa, di formare una nuova abitudine, di creare una nuova routine o di diventare una nuova versione di noi stessi.

Se comprendiamo che l’applicazione della legge del karma riguarda essenzialmente una cosa – la scelta consapevole – quali passi pratici possiamo compiere per portare maggiore consapevolezza nelle nostre scelte? Ecco alcuni suggerimenti.

Meditare

La meditazione ci aiuta a gestire il nostro karma in due modi fondamentali.

  • Quando scivoliamo nella quiete, interrompiamo il flusso di pensieri della mente, che è il luogo in cui vengono immagazzinate le impressioni karmiche. Quando trascendiamo, andiamo oltre lo spazio, il tempo e la causalità. Il nostro vero sé è non-locale, al di là delle influenze di causa ed effetto. La meditazione aiuta a sciogliere le catene del karma, in modo da poter sperimentare la libertà dello spirito libero e incondizionato.
  • La meditazione ci permette di incarnare la coscienza pura che, come suggerisce il nome, ci aiuta a ripulire la nostra consapevolezza localizzata dalla programmazione vincolante. Come lavare un pezzo di stoffa in un ruscello, ogni volta che entriamo nella quiete tra i pensieri, un po’ più di residui karmici vengono sciacquati via, finché alla fine rimane solo la consapevolezza purificata.

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Praticare la presenza

Quando non siamo attivamente impegnati nella meditazione, la semplice pratica della consapevolezza del momento presente nelle attività quotidiane ci aiuta a diventare sempre più consapevoli dei nostri pensieri, discorsi e azioni. Diventiamo osservatori dei nostri pensieri e notiamo come si evolvono in modelli regolari di parlare, sentire o agire. Riflettiamo su come le scelte passate siano state le pietre miliari per diventare ciò che siamo in questo momento. Praticando la mindfulness, impariamo a vedere ogni momento come un campo di scelte infinite, piuttosto che come una fascia ristretta di schemi riciclati.

Prendere una pausa per considerare le conseguenze del nostro karma

Quando cadiamo senza pensare nella trappola delle nostre risposte condizionate del passato, il processo è così automatico e inconsapevole che raramente ci prendiamo del tempo per considerare i risultati delle nostre azioni. Poiché ogni azione è una causa che genera un effetto, è possibile evitare molte sofferenze semplicemente chiedendosi quali saranno le conseguenze delle nostre scelte. Anche se non siamo in grado di prevedere i risultati di ogni scelta, semplicemente considerando l’impatto sottile ed esplicito che abbiamo sul mondo attraverso le nostre scelte, portiamo il processo dal regno dell’inconscio a quello della coscienza.

Ascoltare la guida intuitiva del corpo

A causa della natura ingarbugliata dell’universo, la nostra mente/corpo individuale è profondamente intessuta nel tessuto dell’intelligenza cosmica. Questa intelligenza sa quali sono le scelte più nutrienti ed evolutive per noi in ogni momento. Quando ci troviamo di fronte a scelte difficili che non sembrano avere una soluzione ovvia, sintonizziamoci con il nostro corpo e ascoltiamo la sua guida intuitiva. I sottili segnali di benessere e disagio sono il modo in cui l’universo ci aiuta a fare le scelte karmiche più appropriate per noi in questo momento. La nostra intuizione o “pancia” è semplicemente un’intelligenza infinita tradotta nella nostra esperienza umana. Seguirla ci condurrà al miglior corso d’azione da intraprendere.

Quando comprendiamo i meccanismi del karma nella nostra vita e sappiamo come fare le scelte più evolutive, il karma non rappresenta più un ciclo di reattività condizionata senza fine, ma piuttosto un potente strumento da sfruttare per la nostra crescita e liberazione.

 

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