L’uomo può trovare facilmente nella natura tutto ciò che gli serve per diventare il medico di se stesso. Seguire le leggi dell’Ordine dell’Universo, mangiare ciò che la natura ci offre porta a una condizione di salute. Viceversa, allontanarsi dalle regole naturali comporta un prezzo in termini di malattia e di ridotta qualità della vita.
Il medico di se stesso con il cibo, la migliore medicina!
Il cibo costruisce il corpo. Σe si mangia un cibo di buona qualità, si produce un buon sangue, che forma un corpo sano. Se invece si ingeriscono alimenti raffinati, prodotti industrialmente, si rende l’organismo debole e più incline alla malattia. Scegliere ogni giorno il cibo giusto è fondamentale per la salute.
Nel corso del tempo, la qualità del cibo è peggiorata sempre di più. da molto tempo, soprattutto in Occidente, ci si è progressivamente allontanati dagli alimenti naturali e più appropriati per l’essere umano e, da alcuni decenni, si aggiunge agli alimenti un numero sempre maggiore di sostanze chimiche di sintesi (coloranti, stabilizzanti, conservanti, aromatizzanti). A volte è persino difficile, se non impossibile, individuare una qualche origine naturale dei cibi.
Il cibo artificiale e le sue conseguenze
Le industrie alimentari producono continuamente cibi preparati in maniera artificiale, con il solo scopo di guadagnare. Gli allevatori di carne sono sempre pronti a usare qualsiasi metodo per ingrassare i loro animali (come l’uso di ormoni e antibiotici) e ci si preoccupa troppo poco delle terribili conseguenze che questo ha sulla salute dell’uomo.
D’altra parte, è sotto gli occhi di tutti il fatto che nella società contemporanea vi è un aumento delle malattie degenerative e di altre malattie che, seppur esistenti, fino a non più di un secolo fa erano molto rare. il cancro, la sclerosi multipla, il diabete, le malattie cardiache, le allergie, le malattie autoimmuni ecc.
Questa è la conseguenza della scarsa importanza che si dà all’ailmentazione, che comporta inevitabilmente l’insorgenza della malattia. I cibi dovrebbero essere naturali (non coltivati con trattamenti chimici), freschi di stagione e prodotti nel territorio in cui vengono consumati, per evitare lunghi tragitti e di conseguenza lunghi periodi di conservazione.
Oggigiorno vengono proposte sempre più diete di ogni tipo sul mercato: la dieta di verdure crude, la dieta del pompelmo, la dieta dei controllori del peso, la dieta del miele, dell’acqua, della bistecca e insalata ecc., che possono sembrare perfette teoricamente, ma questo non garantisce che si tratti della dieta idelae per noi, o che sia possibile metterla in pratica.
Siamo tutti diversi
Tutti noi siamo diversi, fisicamente e mentalmente, gli uni dagli altri. Quindi ciascuno ha bisogno di una dieta diversa sia qualitativamente che quantitativamente. Il principio di Yin e Yang ci aiuta a giudicare quale cibo dovremmo mangiare. Invece di provare a caso una delle tante diete, ora questa, ora quella, dovremmo scegliere il cibo considerando i fattori relativi alla costituzione e alla condizione individuale, al nostro ambiente, al clima, ai nostri bisogni, alle nostre attività. Se il nostro desiderio è diventare sani, dobbiamo scegliere il nostro cibo con coerenza.
Per esempio, l’uomo che ha una costituzione fisica Yin, necessita di più cibi Yang, mentre la donna, che è caratterizzata da una costituzione Yang, ha bisogno di più cibi Yin.
Il cibo dovrebbe essere diversificato anche in base all’età, a seconda che sia per i bimbi, per le persone giovani, per gli anziani. La persona che vive una condizione Yin, per equilibrarsi, dovrebbe mangiare più cibi Yang ed evitare cibi Yin, e viceversa.
Ogni stagione richiede una diversa scelta di cibi. Nelle stagioni fredde è meglio mangiare cibi Yang (carne, pesce, grano saraceno, miglio e pietanze più cotte e saporite), mentre nei periodi caldi è giusto preferire i cibi Yin (frutta, bevande e succhi, verdure crude, e i dolci). Gli eschimesi, che vivono in un ambiente molto freddo, Yin, si nutrono principalmente di prodotti di origine animale e le popolazioni che vivono nei paesi caldi, quindi in un ambiente Yang, mangiano più verdura e frutta.
Cibi Yin e Yang
Nelle classificazioni degli alimenti in Yin e Yang si considerano diversi aspetti. La dimensione, la forma, il colore, la consistenza, il sapore, il clima, il luogo in cui cresce la pianta o l’animale, la durata del periodo di maturazione, il periodo di coltivazione e la composizione chimica. Per esempio, in un clima Yang, come nei paesi caldi, crescono ortaggi più Yin in confronto alle verdure che crescono in un clima freddo e Yin. La pianta che ha bisogno di un periodo di tempo più lungo per giungere a maturazione è più Yang di quella che cresce in pochi giorni. La carota necessita di settimane, mentre i funghi e gli asparagi hanno bisogno di pochi giorni.
Generalmente i cibi provenienti dal mondo vegetale sono Yin, rispetto a quelli provenienti dal mondo animale che sono Yang. I cibi Yin sono quelli che dilatano il corpo, come la frutta, la verdura, i grassi e le proteine vegetali, i legumi, le noci, gli oli, i dolci, i latticini ecc. I cibi Yang viceversa contraggono, come le proteine animali, la carne e il pesce, i cibi salati, ecc.
Bisogna fare molta attenzione nel capire l’effetto dei cibi. Per esempio, quando si mangia il sale inizialmente si avverte una sensazione di freddo, ma più tardi, quando la circolazione si è attivata, il corpo si riscalda. Lo zucchero produce esattamente l’opposto. Poiché fornisce molte calorie, all’inizio sembra che scaldi, ma alla fine lascia infreddoliti.
La dieta macrobiotica
La dieta macrobiotica comprende sia cibi Yin che Yang. L’importante è tenere presente che bisogna sempre trovare un equilibrio. Per questo essa non include alimenti e sostanze esageratamente Yin come zucchero raffinato e dolcificanti artificiali, cioccolata, grassi animali, bevande gassate, latticini, caffé, alcol, droghe, eccitanti del sistema nervoso, medicine. Cosi come non considera alimenti esageratamente Yang, come sale raffinato, carne rossa, affumicati, insaccati, ecc.
L’alimentazione macrobiotica propone cibi semplici, ma gustosi e dal sapore non eccessivamente forte, che sono più facili da equilibrare:
- I cereali integrali, che l’uomo ha mangiato fin dall’antichità e che contengono tutte le sostanze nutritive. Per esempio i carboidrati che forniscono le energie di base e danno calorie al corpo.
- I legumi, che come i cereali sono stati coltivati e mangiati dai nostri antenati, e che contengono grassi, proteine e carboidrati.
- Le verdure, le erbe selvatiche e le alghe, che procurano al corpo i sali minerali, gli enzimi e le vitamine necessarie.
- Il pesce e la carne (non di allevamento), che offrono altre proteine e grassi.
- La frutta fresca e secca, e i semi oleaginosi, che arricchiscono la dieta.
Se l’alimentazione tende troppo verso i cibi Yin o verso quelli Yang, o se si prediligono solo alcuni sapori, non c’è un nutrimento equilibrato per le cinque coppie di organi. E’ in questo modo che iniziano i disturbi nell’organismo.
La quantità può distruggere la qualità
Un cibo consumato in dosi eccessive crea uno scompenso nel corpo, anche se il prodotto ha tutte le caratteristiche di buona qualità. Per esempio, quando si mangia della carne si deve bilanciare con la verdura e la frutta, altrimenti si incorrerà in uno squilibrio.
C’è un altro fattore assai importante di cui possiamo tener conto per influire sulla qualità di un cibo: il fuoco. In genere le persone delicate o malate dovrebbero mangiare le verdure cotte piuttosto che crude. Una verdura può essere trasformata mediante la cottura in un cibo dalle caratteristiche opposte. L’effetto contrario lo si può ottenere aggiungendo acqua o condimenti, o semplicemente lasciando raffreddare il cibo dopo la cottura.
Anche la parte della pianta che abbiamo scelto di usare ha il suo significato. Le foglie, i gambi e le radici (in ordine da Yin a Yang) hanno composizione diversa gli uni dagli altri. Il modo migliore per mangiare qualsiasi cibo è consumarlo allo stato integrale, perché cosi si ottiene la massima quantità degli elementi nutritivi di ciascun prodotto della terra nell’equilibrio fornito dalla natura. Alcune persone sono abituate a pelare le carote, invece di spazzolarle semplicemente sotto l’acqua corrente. Altre preferiscono mangiare solo una parte di alcune verdure e getano in resto, senza rendersi conto che quello che buttano via è complementare al resto e che sono necessarie ambedue le parti per ottenere l’equilibrio e il nutrimento completo. Altre invece prediligono per tutto l’anno solo una o due specie di ortaggi, dimenticando il valore alimentare addizionale che potrebbero ricavare da tutte le altre piante.
L’importanza dei cinque sapori
E’ importante mangiare tutti e cinque i sapori, in una giusta quantità per ogni organo corrispondente. Mentre una piccola quantità di sapore è benefica, una quantità esagerata è sempre dannosa proprio per quell’organo che dovrebbe essere aiutato e anche per quello opposto.
I cinque sapori, nell’ordine da Yin e Yang, sono: piccante, acido, dolce, salato e amaro.
- Il sapore acido rinforza il fegato. Caratterizza i seguenti alimenti. Frumento, molte varietà di verdure che hanno questo sapore, come per esempio i porri e gli spinaci, frutta aspra, aceto, alcol, grassi animali, oli ecc.
- Il sapore amaro rinforza il cuore. Si ritrova in: mais, caffé d’orzo, verdure ed erbe selvatiche amare come la bardana, il tarassaco, la cicoria, il cardo ecc.
- Il sapore dolce è collegato alla milza-pancreas. Si trova in: miglio, carote, zucca, cipolla cotta, malva, frutta dolce ecc.
- Il sapore piccante è il sapore dei polmoni. E’ presente in: riso, ravanelli, daikon, spezie, cipolla cruda ecc.
- I reni sono collegati al sapore salato. E’ tipico di: legumi come per esempio i fagioli azuki e i fagioli neri, alghe, verza, condimenti giapponesi come il miso e il tamari ecc.
La lingua è stutturata in modo tale che ciascuna parte di essa percepisca un sapore particolare. Mentre i sapori Yin vengono avvertiti subito nella bocca e altrettanto rapidamente svaniscono, i sapori Yang sono lenti da percepire, ma permangono più a lungo.
Egui e Shibui
Nella medicina orientale esistono anche altri due sapori, che rientrano negli altri cinque con il nome di egui e shibui. Nella classificazione da Yin a Yang, egui precede i cinque sapori, mentre shibui li segue. Egui è un piccante più estremo e shibui un amaro più forte. Essi si trovano soprattutto nei vegetali. Si possono considerare cibi dal sapore egui le patate, i germogli di bambù, gli asparaggi, i capperi e alcuni frutti esotici. Per quanto strano, hanno un po’ di questo sapore certe radici Yang (come per esempio il jinenjo). Egui dipende in gran parte dal contenuto di potassio nella pianta.
Il sapore shibui si trova di solito nel té verde, in certe radici ed erbe delle tisane orientali, nella bucia dei cachi immaturi e di altri frutti acerbi, nella pellicina delle noci, che possiedono questo sapore amaro e astringente. Considerata l’importanza dell’equilibrio acido/basico nell’organismo, la scelta degli alimenti dovrà tener conto anche del loro effetto acidificante o alcalinizzante.
Considerazione chimica
Una considerazione chimica sulla base del contenuto in minerali, induce a pensare che gli alimenti che acidificano contengano maggiormente zolfo, fosforo, cloro e azoto, mentre i cibi contenenti principalmente sodio, potassio, calcio, magnesio e ferro producano alcalinità. Da questo punto di vista la carne contiene molto più sodio, eppure produce acidità nel sangue. Infatti le proteine animali contengono un’alta percentuale di zolfo e fosforo. Producono, una volta metabolizzate, acido solforico e forsforico, rendendo cosi il sangue acido. Insieme alle proteine animali, altri responsabili dell’acidificazione del sange sono lo zucchero e gli alimenti manipolati dall’industria alimentare, ricchi di addittivi chimici. Contengono anch’essi molto fosforo e poco sodio, o quasi per niente.
Le verdure, in generale, hanno un potere alcalinizzante, perché contengono potassio, calcio e ferro, e una bassa percentuale di fosforo e zolfo. I tamari e le prugne umeboshi preparati con il sale marino integrale, molto ricchi di sodio, sono alcalinizzanti. I cereali con l’aggiunta di un pizzico di sale e soprattutto con un’accurata masticazione, ottenuta attraverso l’azione della saliva, hanno un effetto alcalinizzante.
Un cibo sano, preparato e masticato molto, rafforza, rivitalizza e rende resistenti alle malattie. Proprio come il cibo sbagliato è causa dell’indebolimento del corpo e dell’insorgenza della malattia: il cibo è la migliore medicina!
Ma anche l’ambiente fa parte del cibo.
Il corpo ha bisogno del calore del sole, di aria fresca, di ossigeno. La scienza non è in grado di quantificare il fabbisogno esatto delle sostanze nutritive semplicemente perché questo non è fisso. I fluidi del corpo hanno un equilibrio complesso che varia continuamente. Tornando ai cibi naturali e coltivati in modo naturale e all’aria pura e pulita, non abbiamo nulla da temere. Siamo di nuovo nelle mani della natura che ci dà la vita!
Fonti: Il medico di se stesso – Noboru B. Muramoto