Tutti viviamo rispondendo a domande su dilemmi personali… Eppure, in un certo senso, tutti partiamo dallo stesso luogo, dove la confusione e l’oscurità ci hanno sopraffatti. Tutti, almeno una volta, ci siamo sentiti feriti, traditi, persi, incompresi, preoccupati, ansiosi e, a volte, disperati. Dopo aver incontrato più di 2.000 persone con problematiche e “domande”, mi sono resa conto che, sebbene i dettagli delle situazioni individuali delle persone varino, tutti coloro che si sentono bloccati o in difficoltà soffrono dello stesso problema di fondo: uno stato di contrazione della consapevolezza.
Da questo luogo di paura e costrizione, ogni passo avanti sembra una battaglia. Si continua a fare di più di ciò che non ha mai funzionato e, con l’aumentare della frustrazione, ci si sente sempre più esausti. Come disse il Albert Einstein: “Nessun problema può essere risolto al livello di consapevolezza in cui è stato creato”.
Diversi livelli di consapevolezza…
D’altra parte, quando la consapevolezza si espande, non si ha più paura e l’amore e le nuove idee hanno spazio per crescere. In questo stato di espansione, le soluzioni spirituali emergono spontaneamente. Invece di cercare di fare affidamento sulle risorse limitate della mente dell’ego, ci si lascia guidare dal proprio vero sé, che è la fonte di ogni pace, chiarezza e saggezza. Con una visione più chiara, non ci si sente più confusi e in conflitto.
Continuando a evolvere, si entra nel livello della pura consapevolezza. A questo livello non esistono problemi. Siamo allineati con il campo infinito di tutte le possibilità. Non c’è lotta e i nostri desideri si realizzano spontaneamente. Sebbene possa sembrare che il cammino spirituale richieda molto tempo per raggiungere la pura consapevolezza, è vero esattamente il contrario. In ogni momento la consapevolezza pura è in contatto con noi e ci invia impulsi creativi. L’unica cosa che conta è quanto siamo aperti alle risposte che ci vengono presentate.
Uno sguardo più ravvicinato ai tre livelli di consapevolezza
Per approfondire la comprensione dei tre livelli di consapevolezza, può essere utile la seguente analogia. Immaginiamo di camminare in una stanza buia illuminati solo dalla piccola fiamma di una candela. Continuiamo a inciampare e a sbattere contro mobili e altri oggetti che percepiamo come ostacoli. Ci sentiamo isolati e separati dal mondo che ci circonda (anche se siamo sempre inestricabilmente connessi all’universo). Questo è uno stato di consapevolezza contratta.
Ora immaginiamo di essere ancora nella stessa stanza buia, ma che qualcuno ci abbia dato una torcia elettrica. Con una maggiore illuminazione, possiamo muoverci liberamente senza il timore di inciampare o di farci male. Possiamo anche vedere che tutto ciò che sembrava un ostacolo ha uno scopo ben preciso. Con il fascio di luce che ci circonda, possiamo vedere che c’è un divano su cui distenderci, uno scaffale pieno di libri meravigliosi e uno stereo per ascoltare la musica. Quelle che sembravano minacce o barriere sono in realtà opportunità. Ci sentiamo connessi alla rete di relazioni che collegano tutti e tutto. Questo è uno stato di consapevolezza espansa.
Ora immaginiamo di trovarci ancora nella stessa stanza, ma ora tutte le pareti, compresi il pavimento e il soffitto, sono di vetro trasparente e la stanza è inondata dalla luce del sole. Quando guardiamo fuori, vediamo che il mondo intero è il nostro parco giochi. Questo è lo stato di pura consapevolezza. Non ci sono problemi e quindi non c’è bisogno di soluzioni. Noi siamo l’impulso creativo ed evolutivo dell’universo. Sentiamo l’interezza e l’unicità della vita. Siamo nel flusso e quindi giochiamo.
I problemi sorgono nella consapevolezza contratta
In sintesi, i problemi sorgono nella consapevolezza contratta. Le soluzioni emergono automaticamente nella consapevolezza espansa. Quando si ha una consapevolezza pura – una consapevolezza senza confini concettuali – allora si vive nella pura creatività. Questa è la base delle soluzioni spirituali e possiamo applicare questi principi sia che vogliamo migliorare la qualità delle nostre relazioni, coltivare un maggiore benessere, godere di un maggiore successo materiale, sia che vogliamo sperimentare intuizione, immaginazione, ispirazione, coscienza superiore e creatività.
Come risvegliare la nostra consapevolezza più profonda
- Esaminiamo i nostri presupposti e le nostre convinzioni nascoste.
- Assumiamoci la responsabilità dei nostri sentimenti. Non incolpiamo o proiettiamo.
- Chiediamo che le risposte arrivino da ogni direzione.
- Confidiamo che la soluzione sia lì, in attesa di essere svelata.
- Siamo curiosi e seguiamo le nostre intuizioni.
- Siamo disposti ad andare verso l’ignoto, perché è lì che si trovano tutte le risposte.
- Accettiamo che ognuno abita la propria bolla di realtà. Diventiamo consapevoli della realtà da cui provengono gli altri.
- Affrontiamo ogni giorno come se fosse un mondo nuovo, perché lo è.
Quando si seguono questi passi, lasciando andare le credenze condizionate e i modelli di comportamento radicati, la possibilità di trovare nuove risposte si espande. Scopriamo da quale dei tre livelli di consapevolezza “funzioniamo”. Cominciamo a vedere che tutte le nostre lotte e frustrazioni ci hanno impedito di unirci al flusso dell’evoluzione e cominciamo a lasciarci andare. Sperimentiamo la pace nella nostra mente e nel nostro cuore e siamo in grado di muoverci nella vita con grazia e facilità.
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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.