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Musicoterapia: che cosa è e come funziona?

“La musicoterapia è l’uso organizzato dei suoni e della musica, all’interno di una relazione, per sostenere ed incoraggiare un benessere fisico, mentale, sociale ed emotivo”. 

(L. Bunt,  “Musicoterapia: un’arte oltre la parole”)

Che cosa è la Musicoterapia

La musicoterapia è una tecnica che usa la musica come strumento terapeutico, grazie ad un impiego razionale dell’elemento sonoro, per promuovere il benessere della persona nella sua totalità comprendendo corpo mente e spirito.

Viene utilizzata in diversi campi, che variano da quello della SALUTE, come prevenzione, riabilitazione e sostegno, a quello del BENESSERE ai fini di raggiungere un migliore equilibrio e armonia psico-fisica.

Come funziona la Musicoterapia?

Molto prima della nascita si piantano in noi dei suoni che costituiranno poi il nostro “Io sonoro”.

La musicoterapia tradizionale, quella psicoterapeutica, usa un codice alternativo rispetto a quello verbale, (che si basa sul principio dell’ISO – identità sonora individuale) cercando di aprire attraverso il suono, la musica, e il movimento, dei canali di comunicazione nell’interiorità dell’individuo. l’obiettivo è quindi di sbloccare questi canali attraverso l’espressione strumentale sonora.

In altri approcci, diversi da quello appena descritto, viene sfruttata le potenzialità del suono e della musica come mezzo terapeutico. Uno di quelli più interessanti da accennare è quello che fa riferimento alle teorie psicoacustiche.

Come viaggia il suono nel nostro cervello

I suoni sono fenomeni fisici che possono influenzare tutte le cose con le quali vengono in contatto.

Alcuni suoni di particolari frequenze, sono capaci per esempio di rompere un vetro; mentre, altri, impercettibili all’ orecchio umano, possono essere usati per dare ordini ad un cane.

Studi dimostrano che la musica influisce perfino sulla crescita delle piante.

Volendo rappresentare visivamente la propagazione del suono, pensiamo ai cerchi che si formano nell’acqua quando gettiamo un sasso.

I suoni acuti vengono generati da vibrazioni molto rapide, quelli bassi corrispondono a vibrazioni lente; l’orecchio umano ha la capacità di percepire suoni con una frequenza compresa tra 30 e 20.000 vibrazioni al secondo (Hertz o Hz).

Dove viene elaborata di preciso la musica nel nostro cervello? Come prima cosa dovremmo distinguere la fase dell’udire i suoni come fenomeno periferico legato all’orecchio e al nervo acustico, una fase del sentire che si collega soprattutto a funzioni talamiche, dove il suono viene filtrato.

Se il talamo permette il passaggio dell’informazione, quetsa informazione raggiunge il lobo temporale, in centri che si trovano vicino a quelli del linguaggio (l’area di Broca), e qui si verifica il processo dell’ascoltare, con un coinvolgimento globale del nostro sistema nervoso e delle funzioni psichiche connesse.

Diciamo quindi che il suono musicale viene allora intellettualizzato.

Uno dei più importanti studiosi delle proprietà del suono, Isabelle Peretz dell’Università di Montreal, ritiene che, in linea di principio, la metà destra del cervello elabora la musica in maniera complessiva, mentre quella sinistra in modo analitico.

Possiamo quindi dedurre che l’emisfero destro sia quello che, in un primo luogo afferra una struttura approssimativa della musica sulla quale in seguito l’emisfero sinistro esegue una analisi più precisa.

La musicoterapia quindi utilizza la musica o il suono come strumenti di comunicazione non-verbale, per educare, riabilitare o curare.

I principi base della pratica musicoterapeutica sono:

  1. Il paziente è parte attiva della terapia.
  2. La centralità del rapporto di fiducia e l’accettazione incondizionata rispetto al paziente.
  3. L’adattamento e la personalizzazione della tecnica volta per volta.
  4. Scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta.
  5. Stabilimento di un legame tra il musicoterapeuta e il paziente grazie al suono.

Il musicoterapeuta è quindi un mezzo attraverso cui il paziente fa emergere la sua sfera emozionale.

Tale terapia è basata sull’idea che la musica è in grado di agire sul sistema neurovegetativo ( la traspirazione, il ritmo cardiaco, la pressione sanguigna, ecc.) e stimola l’espressione della propria creatività, considerando la mente come un tutt’uno con il corpo che la ospita.

La musica riesce ad oltrepassare qualsiasi barriera, culturale ed emozionale, per arrivare direttamente alla sfera sentimentale.

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