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L’importanza del pianto: Le persone che piangono hanno una marcia in più!

Quando è stata l’ultima volta che ci siamo lasciati andare in un bel pianto? Un mese fa? Una settimana fa? Forse ci stiamo asciugando gli occhi dal nostro ultimo pianto proprio in questo momento… E’ normale sentirsi vulnerabili dopo aver versato qualche lacrima, ma non abbiamo niente di cui scusarci. In realtà, le persone che piangono potrebbero anche avere una marcia in più! Vediamo perché!

In realtà, il pianto non è solo una cosa perfettamente sana da fare, ma è anche segno di essere forti e resistenti. Qui ci sono quattro ragioni per cui dovremmo sentirci liberi, e non patetici, dopo aver pianto.

  • Le persone che piangono sanno come alleviare lo stress

Uno studio del 1983 della American Psychological Association ha dimostrato che la maggior parte delle persone che piangono si sentono più sollevate dopo aver pianto a causa di uno stress da rapporti interpersonali o di pensieri ansiosi o tristi. Piangere è uno dei modi migliori per incanalare e filtrare i pensieri e gli eventi che ci portano preoccupazione o dolore. Imbottigliare le nostre emozioni trattenendo le lacrime può portare, a lungo termine, a danni psicologici.

Una persona che piange sta rilasciando tensione negativa che si accumula dalla sua vita quotidiana. Si permette di sentirsi confortata e ricaricata in modo da riuscire a tirarci di nuovo su in seguito. Le lacrime emotive rilasciano ormoni che migliorano il nostro stato d’animo dopo aver pianto.

Il professor Roger Baker della Bournemouth University ha detto che il pianto è la trasformazione del disagio in qualcosa di tangibile, ed è il processo stesso a ridurre l’effetto del trauma. Così, quando ci incoraggiano dicendo “lascialo uscire fuori”, ora sapiamo perché.

  • Le persone che piangono dimostrano che non si interessano di ciò che gli altri pensino

La nostra sensazione di vulnerabilità e debolezza di quando piangiamo arriva solitamente quando gli altri sono intorno. La voce diventa instabile, le lacrime salgono, il volto arrossisce e noi cerchiamo a fatica di sopprimere queste reazioni fino a quando tutto scoppia inevitabilmente.

Siamo condizionati dalla società fin dalla tenera età a credere che l’espressione delle emozioni negative di fronte ad altre persone è qualcosa che deve essere evitato a tutti i costi. Ma la natura umana dimostra che siamo tutti creature intelligenti e sensibili, e non possiamo sempre tenere alta la guardia emozionale.

Uno studio del 1964, esaminando le risposte emotive, ha mostrato che le persone rispondono meno negativamente e con più compassione verso le persone che piangono. Anche se lo studio ha rilevato che il pianto ha fatto la maggior parte delle persone sentirsi a disagio, piangere di fronte agli altri dimostra senz’altro che poniamo i nostri sentimenti al di sopra delle aspettative sociali. E questo è sicuramente un obiettivo da raggiungere!

  • Le persone che piangono non hanno paura dei propri sentimenti

Una persona che piange lo fa per le più varie ragioni. Squilibri ormonali, rabbia, perdita, solitudine, stress, e per sino per l’abbassamento degli zuccheri nel sangue, per citarne solo alcune. A volte accade per qualcosa che sembra banale come un film triste o una canzone nostalgica. Spesso non sappiamo nemmeno la causa principale del perché stiamo piangendo.

Quello che è importante di tutto questo è che stiamo assecondando le nostre emozioni e le affrontiamo a testa alta. Il non affrontare i sentimenti negativi può condurci in diversi sentieri oscuri. Alcolismo, depressione, disturbo d’ansia, abuso di droghe o qualsiasi tipo di comportamento malsano compulsivo possono derivare da un rifiuto di affrontare le proprie emozioni.

Sensi di colpa, paura della punizione o del giudizio, e insicurezza in tutte le sue forme sono alcuni degli ostacoli che inducono le persone a soffocare le lacrime e dissociarsi dalle proprie emozioni. Ma permettersi di lasciar uscire fuori l’emozione esprimendola per il bene della propria salute mentale è un segno di coraggio e di auto-controllo.

Pianto: le persone che piangono hanno una marcia in più?

  • Le persone che piangono sono amici migliori

Permettersi di “abbassare la guardia emozionale” mostra ai nostri amici e parenti che siamo onesti e aperti quando affrontiamo delle avversità. Se ci troviamo con un amico in una situazione in cui ad entrambi è arrivata una notizia sconvolgente, facendo il primo passo verso il pianto permetterà anche a lui di sentirsi a suo agio nel esprimere le proprie emozioni. Coloro che accettano la tristezza permettono anche agli altri di fare lo stesso.

Questo potenzia il nostro carattere e rinforza i nostri rapporti. Abbattere le mura che spesso ci separano dagli altri può portare ad amicizie più coese e significative. Piangere ci insegna anche chi sono i nostri veri amici. Coloro che ci evitano o che ci buttano ancora più giù quando già ci sentiamo vulnerabili sono probabilmente persone che dovremmo allontanare.

Ansia e depressione: come riconoscerle attraverso il pianto

Se vi trovate a piangere o avere la voglia di piangere su una base quasi quotidiana, dovreste rivolgervi ad un consulente o un terapeuta. Episodi cronici di pianto possono essere segni di ansia e depressione, che possono derivare da una miriade di circostanze. Queste condizioni colpiscono milioni di persone in tutto il mondo e possono portare a autolesionismo o addirittura al suicidio se non vengono affrontati.

Conclusione

Il pianto è uno dei meccanismi più sani che abbiamo a disposizione per far fronte con le nostre emozioni. Ci aiuta ad elevare il nostro stato d’animo, alleviare lo stress, formare il carattere e fortificare le relazioni. Così, la prossima volta che ci sentiamo salire le lacrime, non reprimiamo la sensazione. Lasciamo che quelle lacrime ci aiutino a crescere socialmente, mentalmente e spiritualmente!

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