Anima

Come liberare il nostro potenziale infinito

L’ascesa del movimento del potenziale umano è stata un enorme beneficio e un segno della continua evoluzione della coscienza. In primo luogo, il movimento ha creato un nuovo campo, quello della psicologia positiva, che si concentra sui valori che affermano la vita, anziché concentrarsi esclusivamente sui disturbi mentali. In secondo luogo, il movimento ha innalzato lo status delle donne nella società, anche se la parità non è stata raggiunta. Infine, il movimento ha sostenuto il concetto di diventare il proprio miglior sé.

Il nostro miglior sé è il nostro vero sé

In questo momento, innumerevoli persone stanno perseguendo questo concetto con speranza e ottimismo. È l’ultima fase del miglioramento personale, che mira al benessere del corpo e della mente per tutta la vita.

Ma che cos’è il nostro miglior sé e come si fa a realizzarlo? Non è stato facile definirlo e molte persone sono confuse. Se si punta al successo nella carriera, ad esempio, come si concilia questo obiettivo con altri valori come l’essere giusti, il prendersi cura della propria famiglia e il non opporsi agli altri? Il successo nel mondo, come spesso si vede, va alle persone che sono spietatamente competitive, egoiste e ingiuste. Dove si colloca il nostro io migliore? Attraverso l’abbandono, l’accettazione e il comportamento morale? Anche se questo significa approfittarsi?

Ci sono innumerevoli altri esempi che emergono, perché il “miglior sé” tende a essere molto vago e amorfo. Azzarderei persino che alcune persone potrebbero finire per nascondersi dalle sfide della vita in modo passivo, per conservare la sensazione di essere virtuosi, morali e spirituali.

Ciò di cui abbiamo bisogno è una chiara definizione di sé, e proporrei che il vero sé è già il nostro miglior sé. Non dobbiamo puntare ad esso o cercare di migliorarlo. Il vero sé è presente qui e ora. Nella nostra pratica di meditazione, lo contattiamo come il livello silenzioso della mente, che è la fonte di ogni attributo della pura coscienza. Ciò che apprezziamo di più nella vita – creatività, amore, compassione, intuizione, curiosità ed evoluzione personale – nasce dalla nostra fonte.

Come accedere al nostro vero sé, il nostro potenziale infinito

Non dobbiamo lavorare o lottare per creare questi valori. Esistono innatamente. Il motivo per cui non ci rendiamo conto di questa verità è che la coscienza pura viene bloccata o oscurata quando la nostra attenzione è occupata da pensieri e sensazioni. Viviamo storie create dai bisogni dell’ego, dai desideri, dai vecchi condizionamenti, dai desideri e molto altro. Tuttavia, ogni elemento della nostra storia è un costrutto mentale e questi costrutti sono un’accozzaglia assemblata in modo disordinato nel nostro passato, a partire dall’infanzia. La partecipazione a ritiri di meditazione o di benessere può aiutare a ridurre e infine a eliminare i costrutti mentali, in modo da poter coltivare pienamente il proprio potenziale.

Il potenziale umano si trova al di là delle storie e dei costrutti mentali. È infinito, perché per quanti pensieri si abbiano, quante azioni si compiano o quante parole si pronuncino, ce ne sono infinite altre che aspettano di essere espresse. Bisogna ricordare che questa è l’unica definizione di potenziale umano che conta alla fine. Altrimenti, aderire al movimento del potenziale umano significa semplicemente assumere un altro costrutto mentale e aggiungere un’altra pagina alla nostra vecchia storia.

Come coltivare il proprio potenziale

In termini pratici, è necessario far sì che il proprio potenziale infinito si dispieghi nella vita quotidiana. Questo si fa fondamentalmente annullando la propria storia, non partecipando più a un’immagine di sé costruita. L’unica cosa a cui serve una storia è favorire un’immagine di sé che soddisfi l’ego.

In secondo luogo, è necessario coltivare il vero sé contattandolo nella meditazione. Al di fuori della meditazione, si sceglie consapevolmente di allinearsi con i valori del vero sé, come segue:

  • Smettendo di lottare e di opporsi.
  • Imparando a dire più spesso di sì e ad accettare gli altri.
  • Resistendo alla tentazione di giudicare.
  • Smettendo di creare stress negli altri e assumendoci la responsabilità di ridurre lo stress nella propria vita: lo stress è sempre un sintomo di lotta.
  • Allontanandoci dalle situazioni negative e non facendosi coinvolgere.
  • Agendo con amore e gentilezza.
  • Non facendo consapevolmente ciò che in cuor nostro sapiamo essere sbagliato.

La voce del vero sé è silenziosa, ma in questo elenco potremmo vedere cose che già sapiamo essere giuste. Il vero sé ha influenzato la nostra vita, anche quando ci sentiamo intrappolati dall’ego, dall’immagine di noi stessi e dalle circostanze esterne. Ogni volta che esercitiamo l’influenza del vero sé, ci avviciniamo all’identificazione con esso invece che con l’ego.

Il cammino verso il risveglio

Passare dalla disconnessione alla riconnessione è il cammino verso il risveglio, e il risveglio è la vita pienamente consapevole. I passi del risveglio si presentano ogni giorno. Le possibilità esistenti nel momento presente sono infinite – devono esserlo perché il momento presente è un riflesso del nostro potenziale, che è infinito in partenza.

Spero che questa visione vi ispiri perché non avete mai perso il vostro vero sé. La comunicazione è stata solo interrotta per un certo periodo e, man mano che ripristinerete queste linee di comunicazione sfilacciate, la gioia dell’esistenza emergerà in modo molto naturale e senza sforzo. Con la fine della lotta, la bellezza del vostro potenziale sarà presente ogni giorno.

 

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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.

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