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Respirazione ritmica per migliorare le condizioni mentali

Gli effetti di una riduzione della velocità di respirazione non si limitano solo al corpo. Si estendono alla mente e alle emozioni. Una respirazione ritmica, lenta, tranquilla, porta compostezza e un naturale sollievo dalle alterazioni emotive. Controllando e regolando la respirazione, si ottiene un controllo completo su sé stessi. Si riesce cosi, a rimanere mentalmente tranquilli anche di fronte alle emozioni.

Per questo in Giappone si crede tradizionalmente che lo Zazen, in cui il controllo della respirazione occupa un posto importante, sia una via all’autocontrollo. La mancanza di autocontrollo fa sì che le persone, altrimenti capaci, sotto stress non siano in grado di fare quello che in condizioni normali sanno fare benissimo.

Quando c’è in gioco qualcosa di importante, chi ha problemi emozionali di questo tipo si sente i muscoli e la mente tesi. Questo le impedisce di agire in modo appropriato. Nessun accorgimento cosciente può fare nulla per risolvere questo problema. Fuorché il controllo della respirazione.

Respirazione ritmica

Il ritmo, oltre che nella musica, è importante in molti aspetti della vita quotidiana. Nelle attività sportive, il ritmo segna la differenza fra una buona e una cattiva prestazione. E’ facile, per esempio, distinguere un nuotatore esperto da un dilettante, osservando il ritmo dei suoi movimenti.

L’importanza del ritmo, però, non si ferma agli sport. Nel lavoro, chi stabilisce e riesce a seguire il proprio ritmo è probabile che riesca ad essere più efficiente e ad avere più successo di chi lavora in maniera casuale. Il nostro stesso organismo è retto da cicli ritmici, tra i quali quello del sonno e della veglia sono i più evidenti. Il funzionamento degli organi – cuore, polmoni, e così via – è più regolare. Il corpo e la mente sono in migliori condizioni, quando viene mantenuto un ritmo innato e appropriato.

Il ritmo in cui i monaci zen cantano i sutra offre un esempio interessante di come, usando il controllo della respirazione, si può favorire la concentrazione mentale. Ovviamente, il testo stesso del canto ha un significato profondo, ma anche il suo ritmo svolge una parte importante in questo tipo di pratica.

Come scegliere il ritmo della respirazione

Il primo passo per ottenere una respirazione ritmica consiste nello scegliere una qualche frase, un verso poetico, un frammento di canzone, o un qualunque altro testo breve che possa essere ripetuto continuamente secondo uno schema prefissato.

I monaci Zen controllano la propria respirazione e ottengono una concentrazione profonda ripetendo lo schema ritmico che si trova nella riga di apertura della versione giapponese del Sutra del cuore. Altri giapponesi preferiscono far ricorso al più comune dei metri poetici nipponici, che consiste di cinque sillabe, più sette sillabe, più cinque sillabe, e che è usato nelle haiku di poeti come il famoso Basho e in un’ altra forma poetica tradizionale, la tanka.

Non importa, tuttavia, che tipo di ritmo usi. Ciò che conta è sceglierne uno che risulti piacevole. Un verso poetico o una frase musicale che ci piacciono particolarmente possono andare benissimo per i nostri scopi. Gli studenti di lingue possono, volendo, combinare lo studio con il controllo di respirazione, e cantare ritmicamente la coniugazione di un verbo.

respirazione ritmica: controllo della respirazione

Ripetizione

In ogni caso, la chiave del successo di questo tipo di esercizio, è la ripetizione. Quando ripetete a voce alta le parole del verso, della frase che avete scelto, seguendo un ritmo che vi risulta piacevole, la vostra respirazione si adatterà gradualmente a tale ritmo. Poiché dovete ripetere la frase lentamente e ad alta voce per molte volte, è chiaro che questo non è un esercizio adatto per un treno affollato di pendolari.

Probabilmente, però, riuscirete a trovare qualche minuto nel corso della giornata, per esempio camminando per strada o durante l’attesa del treno o dell’autobus, per esercitarvi con un tono di voce leggero, che non annoi le persone intorno a voi. Se vi concentrate consapevolmente sul ritmo di ciò che state ripetendo, a poco a poco, e con naturalezza, la vostra respirazione si adatterà a quel ritmo.

La respirazione si accorda da sola

Mentre vi concentrate sul ritmo delle parole che andate ripetendo, non dovete preoccuparvi della durata dell’inspirazione e dell’espirazione. Queste andranno a posto da sole. Pronunciando le parole, cioè, espirerete lentamente. Mentre, in corrispondenza alle pause ritmiche del testo, vi verrà naturale inspirare, poiché l’aria fluirà liberamente verso le parti più profonde dei vostri polmoni. Tutto questo porterà a una diminuzione spontanea nel numero di respiri al minuto.

Lo stesso effetto di produrrà anche concentrandosi su una frase o su un verso ripetuti fra sé e sé in silenzio – purché ciò sia fatto ritmicamente. Il metodo della riduzione del numero di respiri e quello della respirazione ritmica hanno effetti analoghi, anche se i loro fini sono diversi. La respirazione ritmica mira alla concentrazione del pensiero. Inoltre, si preoccupa meno della riduzione del numero di respiri al minuto che dello stabilirsi di una respirazione profonda e regolare.

(fonti: “Meditazione Zen come terapia” di Tomio Hirai)

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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.

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