Con le vacanze natalizie alle spalle, fermiamoci un attimo a riflettere su come viviamo l’inverno. Le nostre attività natalizie sono state così frenetiche che ci hanno portato all’esaurimento? Abbiamo attraversato un ciclo annuale in cui ci siamo sentiti più stressati che sollevati e meno riposati? Alcune persone soffrono di depressione invernale o addirittura di SAD (Seasonal Affective Disorder) a causa della mancanza di esposizione alla luce nei mesi più bui dell’anno.
Piuttosto che ricadere nei soliti schemi e bloccarsi, l’inverno è un buon momento per sfruttare una grande dote umana: l’adattabilità. I bioritmi del corpo si adattano naturalmente alle stagioni e, sintonizzandosi su di essi, si possono sfruttare i mesi invernali in modo positivo, anziché desiderare che la primavera arrivi prima.
Concentriamoci su due obiettivi importanti: energia e rinnovamento.
L’energia
Ogni aspetto della vita dipende dal nostro stato di consapevolezza e, sebbene si possa pensare all’energia come a qualcosa di fisico, il corpo è influenzato altrettanto, se non di più, dalla qualità dell’energia. Se camminiamo per un miglio godendoci l’esperienza, consumiamo lo stesso numero di calorie di chi cammina per un miglio sentendosi depresso o preoccupato, ma i messaggi che il nostro corpo riceve saranno completamente diversi.
In Ayurveda l’obiettivo è sempre l’equilibrio, quindi non cerchiamo di forzare nessuna esperienza. Alti e bassi ruotano intorno a un punto centrale. È bello avere gli alti, e per la maggior parte delle persone i bassi passeranno. La cosa fondamentale è mantenere la qualità dell’energia in un luogo di equilibrio confortevole. L’equilibrio dinamico è noto in medicina come omeostasi e il corpo-mente è progettato per mantenerlo. Quindi, il nostro obiettivo è semplicemente quello di cooperare con ciò che il nostro corpo-mente vuole fare.
Per quanto riguarda l’energia, i punti principali sono semplici e diretti:
- Non spingiamoci all’estremo e non diventiamo troppo sedentari. Facciamo in modo di muoverci almeno una volta all’ora, anche nei giorni in cui il tempo ci costringe a casa.
- Teniamo sotto controllo la qualità della nostra energia. Se notiamo che il nostro umore è diventato negativo, affrontiamolo immediatamente, il che può significare allontanarsi da una situazione stressante o rivolgere la nostra attenzione a un’attività che sappiamo essere piacevole.
- Prestiamo attenzione allo stress, anche allontanandoci dalle persone che si lamentano dell’inverno, delle vacanze e di altre fonti di malinconia invernale. Allo stesso modo, non contribuiamo allo stress circostante unendoci a tali lamentele.
- Evitiamo la tendenza a mangiare troppo per noia o per la mancanza di casa.
- Manteniamo una routine regolare di sonno.
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Rinnovamento
La notevole capacità di adattamento del corpo e della mente va oltre l’omeostasi. Siamo anche progettati per rinnovarci. L’ideale è accogliere ogni giorno come se portasse un mondo nuovo. Dal punto di vista della coscienza, è così. Anche se ci svegliamo ogni mattina nella stessa casa, con la stessa famiglia, gli stessi amici e lo stesso lavoro, questi elementi sono davvero secondari. La nostra attenzione primaria può essere rivolta ad altre cose che portano a un vero rinnovamento. Tra questi ci sono:
- Essere creativi
- Essere al servizio
- Approccio alla propria vita e alle altre persone con apprezzamento
- Avere un atteggiamento di accettazione
- Essere attenti alle nuove opportunità
- Essere gentili con se stessi
- Agire come proprio guaritore, sia fisicamente che psicologicamente o emotivamente.
Questi elementi costituiscono un’ampia agenda di cose che possiamo fare per rinnovarci. Personalmente ritengo che il rinnovamento come ricerca consapevole sia molto più efficace della lotta contro le vecchie abitudini, i ricordi e le emozioni negative. Lottare con se stessi è estenuante e ci fa concentrare su ciò che non va nella nostra vita.
Se si persegue il rinnovamento ogni giorno, il risultato sarà che la guarigione di queste vecchie abitudini, ricordi ed emozioni negative avverrà in modo più facile e naturale. La guarigione non deve essere affrontata con l’atteggiamento di “devo sistemare me stesso”. La guarigione è un processo naturale del corpo-mente con il quale è sufficiente collaborare.
Consapevolezza di sé
Il vero obiettivo della sintonizzazione con la stagione invernale è una maggiore consapevolezza di sé. La parola chiave in questa frase è “sé”. Nonostante l’apparenza di uniformità di giorno in giorno, ci sperimentiamo in modo diverso quando le esperienze salgono e scendono nella nostra consapevolezza. Una volta notato questo, diventa ovvio che la vita non consiste in altro che nella costante comparsa e scomparsa di pensieri, immagini, sensazioni e sentimenti. Questo ci pone di fronte a una scelta. Possiamo abitare la mente come un’arena di attività costante, come fanno quasi tutte le persone. Oppure possiamo identificarci con l’io, lo schermo contro il quale si svolge questa attività incessante.
Se ci occupiamo di queste aree di vita – energia e rinnovamento – trasformeremo l’inverno in una stagione beata dell’anno, proprio come ogni stagione è progettata per essere, una volta che la affrontiamo consapevolmente.
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