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Risvegliare la risposta creativa

Tutti noi siamo nati come esseri infinitamente creativi. Da bambini abbiamo usato liberamente la nostra ricca immaginazione per creare interi mondi, sia che costruissimo castelli di sabbia in spiaggia, sia che giocassimo a “casa” con una collezione di bambole o che fingessimo di essere il nostro supereroe preferito. Quando diventiamo adulti, molti di noi purtroppo soccombono alla convinzione culturale prevalente secondo cui, con l’avanzare dell’età, il nostro cervello perde la capacità di avere una risposta creativa ed espandersi, adattarsi, trasformarsi ed evolversi.

Un tempo gli scienziati ritenevano che, una volta raggiunta l’età adulta, il nostro cervello fosse “cablato” e non fosse più in grado di formare nuove connessioni neurali. Negli ultimi decenni, tuttavia, questa idea è stata smentita. Come hanno scoperto numerosi studi, il cervello possiede una qualità definita “plasticità”, ovvero la capacità di formare nuovi percorsi neurali fino a un’età molto avanzata. Il cervello è fluido, flessibile e incredibilmente adattabile alle nuove esperienze. La plasticità neurale permette di insegnare lo spagnolo, di imparare a suonare il pianoforte o di fare il funambolo.

Anche se non ci consideriamo più una persona creativa o fantasiosa, la nostra stessa esistenza è la prova della nostra creatività innata. In ogni momento stiamo co-creando la nostra realtà attraverso i nostri pensieri, le nostre intenzioni, le nostre parole e le nostre azioni. Tutti noi abbiamo un potenziale creativo illimitato perché la nostra natura essenziale è pura coscienza.

Imparando a risvegliare la nostra creatività e ad attivare la nostra risposta creativa, ritroveremo l’entusiasmo naturale, l’energia e la meraviglia della giovinezza. Come osservavano gli antichi saggi vedici dell’India, “il segreto dell’immortalità è la flessibilità e la creatività infinite”.

Che cos’è la creatività?

La domanda che sorge spontanea è: che cos’è la creatività? La creatività è un processo di trasformazione dell’energia grezza, delle informazioni e dei materiali dell’universo in qualcosa che non è mai esistito prima. Che si tratti della creazione di una nuova attività, di un brano musicale originale o di una relazione, la creatività richiede un salto di consapevolezza, un salto quantico da uno schema di pensiero a uno completamente nuovo, senza procedere per passi incrementali. In un momento un’idea creativa non esiste e in quello successivo fa parte del nostro mondo cosciente. Nel mezzo, dov’era l’idea? È venuta dal campo della pura potenzialità, che dà origine a tutto l’universo.

7 passi per risvegliare la risposta creativa

Ecco sette passi inestimabili per risvegliare la risposta creativa. Possiamo utilizzare questo processo per la guarigione, le relazioni, gli affari, le arti e qualsiasi sfida stiamoaffrontando.

1. Chiarire il risultato che si intende ottenere

Il primo passo della risposta creativa è sviluppare una visione chiara di ciò che vogliamo. Dichiariamo il risultato che intendiamo ottenere con un linguaggio positivo piuttosto che in termini di ciò che non vogliamo. Invece di dichiarare: “Voglio smettere di sentirmi così stanco e spossato”, dite: “Ho un corpo sano e ricco di energia”. Scriviamo le nostre intenzioni e rivediamole regolarmente: il momento ideale è poco prima di meditare. Anche se è importante non essere attaccati a un particolare risultato, formulare un’intenzione inequivocabile è essenziale.

2. Raccolta di informazioni

La seconda fase consiste nell’apprendere tutto il possibile sulla sfida o sull’argomento in questione, utilizzando il maggior numero possibile di fonti. Diventiamo esperti dell’argomento che stiamo ricercando. Leggiamo libri, usiamo Internet, andiamo a seminari e conferenze, esploriamo la letteratura spirituale e parliamo con amici, familiari e nuovi conoscenti. Siamo aperti a tutte le risorse, senza giudicare o filtrare. Mentre raccogliamo informazioni e impariamo cosa hanno da dire gli altri sull’argomento che stiamo studiando, prestiamo attenzione alle sensazioni del nostro corpo. Notiamo quali approcci ci mettono a nostro agio e quali ci mettono a disagio.

3. Rimescolamento delle informazioni

Mentre raccogliamo informazioni da varie fonti, la nostra mente rimescola i dati a livello sia conscio che subconscio, formattandoli nel modo che ci è più utile. La nostra mente cercherà automaticamente degli schemi che ci aiuteranno ad acquisire una nuova comprensione del problema.

4. Incubazione e meditazione

Dopo aver formulato le nostre intenzioni e aver raccolto e rimescolato le informazioni, il passo successivo è quello di lasciarsi andare e permettere a qualcosa di completamente nuovo di sorgere nella nostra consapevolezza. Nella fase di incubazione, si usa la meditazione per andare oltre la mente razionale e accedere a uno stato di coscienza espansa. In questo stato di coscienza illimitata, siamo in grado di andare oltre le nostre idee su come dovrebbero essere le cose e di attingere al dominio dell’intelligenza non locale che è la fonte di tutte le idee, le intuizioni e l’ispirazione.

Ai fini di questo processo creativo, possiamo utilizzare la pratica di meditazione So Hum, una semplice meditazione con mantra utilizzata da migliaia di anni.

Istruzioni per la meditazione So Hum

– Scegliamo un luogo dove non sareno disturbati. Sediamoci su una sedia o sul pavimento, utilizzando coperte e cuscini per metterci il più possibile comodi.

– Esaminiamo la nostra intenzione per qualche istante e poi lasciamo andare ogni pensiero al riguardo. Questo permetterà a qualcosa di nuovo di entrare nella nostra consapevolezza.

– Chiudiamo gli occhi e osserviamoper qualche minuto l’afflusso e il deflusso del nostro respiro. Ora facciamo un respiro lento e profondo attraverso il naso, mentre pensiamo o ripetiamo silenziosamente la parola So.

– Poi espiriamo lentamente attraverso il naso mentre ripetiamo silenziosamente la parola Hum. Continuiamo a permettere al respiro di fluire facilmente, ripetendo silenziosamente So …. Hum … a ogni afflusso e deflusso del respiro.

– Ogni volta che l’attenzione si sposta sui pensieri della mente, sui suoni dell’ambiente o sulle sensazioni del corpo, torniamo delicatamente al respiro, ripetendo silenziosamente So …. Hum.

– Procediamo in questo modo per 20-30 minuti. Respiriamo facilmente e senza sforzo, senza cercare di concentrarci. Allo scadere del tempo, sediamoci con gli occhi chiusi per qualche minuto prima di dedicarci alle nostre attività abituali.

5. L’intuizione

La quinta fase del processo creativo è l’intuizione. L’intuizione si verifica quando ci sono le condizioni giuste. La nostra percezione e le nostre interpretazioni cambiano completamente e abbiamo una nuova visione interiore della questione che stiamo considerando. L’intuizione è il salto creativo ed è l’essenza della risposta creativa.

6. L’ispirazione

Con l’intuizione nasce spontaneamente l’ispirazione. Quando vediamo le cose sotto una nuova luce, tutta la nostra mente e il nostro corpo si eccitano e proviamo passione, euforia, eccitazione, gioia ed entusiasmo. Nella nostra mente sappiamo che la nostra intuizione è vera e nel nostro corpo sentiamo che l’intuizione è giusta.

7. Attuazione, integrazione e incarnazione

L’ultima fase consiste nel tradurre l’intuizione in azione… nell’attuare l’idea o il cambiamento che ci è venuto in mente attraverso le fasi precedenti del processo creativo. Quando integriamo l’intuizione nel nostro pensiero e nel nostro comportamento, incarniamo il cambiamento nel nostro corpo e, di conseguenza, ci trasformiamo.

La risposta creativa in azione

Per vedere come funziona questo processo creativo a livello personale, consideriamo l’esempio di Francesca, una donna che si sentiva costantemente tesa perché il coniuge non soddisfaceva le sue aspettative. Crede che lui passi troppo tempo al lavoro e a guardare lo sport con gli amici. Si è sentita sempre più ansiosa e si è rivolta al cibo per trovare conforto, mangiando di più e aumentando di peso.

Nell’applicare il processo creativo, Francesca chiarisce innanzitutto la sua intenzione: sentirsi bene con se stessa, creare un rapporto più affettuoso con il marito e prendersi cura della propria salute. Si impegna a leggere diversi libri sulle relazioni, che le aprono nuove prospettive. Impara anche a meditare e sviluppa una pratica di meditazione regolare e quotidiana. Inizia a sentirsi più calma e centrata.

Durante una sessione di meditazione, Francesca si rende conto che le mancano i suoi amici e che il suo risentimento deriva dal fatto che il marito ha sperimentato qualcosa che lei vorrebbe per sé. Si sente ispirata a visitare una vecchia compagna di università in un’altra città. L’esperienza è talmente piacevole che il suo atteggiamento cambia completamente. Inizia a fare esercizio fisico e a mangiare meglio. Di conseguenza, tutte le sue relazioni, compresa quella con se stessa, migliorano.

***

Se iniziamo a vedere ogni sfida come un’opportunità per la creatività, diventeremo più entusiasti delle sfide della nostra vita. Ricordiamo che la fonte di tutta la creatività è la coscienza. Più coscienza abbiamo, più potenziale abbiamo di creare. Meditando, risvegliandoci al momento presente e creando le condizioni per fare un salto quantico creativo, sperimenteremo maggiore energia, amore e gioia nella nostra vita.

 

Ecco una serie di percorsi che possono aiutarti a coltivare la tua consapevolezza. Esplora quelle che ti sembrano più adatte a TE:

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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.

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