La vita è una storia che intrecciamo con i pensieri, i sentimenti e le emozioni che viviamo in ogni momento. Tuttavia, viviamo la maggior parte della nostra vita nei ricordi del passato e nelle aspettative del futuro. Raramente viviamo nella purezza del presente, in sintonia con ciò che è. Abbiamo difficoltà di trovare il nostro vero sé. I ricordi del passato e le aspettative per il futuro, che si accumulano nel corso della vita, sono all’origine dello stress che proviamo ogni giorno.
In effetti, la persona media è un fascio di riflessi e nervi condizionati che vengono costantemente attivati da situazioni e circostanze. Spesso le circostanze sono semplicemente gli alti e bassi della vita quotidiana. Ma ci sono momenti della nostra vita in cui lo stress, le pressioni, le delusioni e le ansie possono sembrare schiaccianti.
Nel corso della vita, alcune persone si trovano in relazioni che sono diventate tossiche o che finiscono inaspettatamente. In altri casi, le carriere di una vita smettono di essere nutrienti o si interrompono del tutto. E ci sono persino momenti nella nostra vita in cui gli squilibri nella nostra salute e nel nostro benessere possono improvvisamente iniziare a manifestarsi come stati di malessere.
Spesso ci siamo definiti come i ruoli che svolgiamo in particolari relazioni o lavori. Ad esempio, “sono una madre”, “sono una moglie”, “sono un manager”, “sono un vicepresidente”. Quando, per qualsiasi motivo, questi ruoli e aspetti della nostra vita – che abbiamo usato per tanto tempo per identificarci e per darci autostima – smettono di soddisfare i nostri bisogni, possiamo provare un senso di perdita, di vuoto o di confusione. Come possiamo, dunque trovare il vero sé?
Come trovare il vero sé
Fortunatamente, esiste un modo senza tempo per ritrovare questa connessione con il nostro vero sé. La pratica della meditazione, che ci permette di sperimentare la nostra stessa fonte. Con questa esperienza, ci rendiamo conto di non essere gli schemi e i vortici del desiderio e della memoria che scorrono e turbinano nella nostra coscienza. Sebbene questi schemi di desiderio e memoria siano il campo della nostra manifestazione, in realtà non siamo queste fluttuazioni vorticose del pensiero.
Siamo il pensatore dietro il pensiero, l’osservatore dietro l’osservazione, il flusso di attenzione, il flusso di consapevolezza, l’oceano sconfinato della coscienza. Ci rendiamo conto spontaneamente che abbiamo delle scelte e che possiamo esercitarle, non attraverso una pura forza di volontà, ma spontaneamente. Attraverso la meditazione, riportiamo gradualmente l’armonia, la risata e l’amore nella nostra anima e, nel processo, riscopriamo il nostro sé incondizionato, che non può mai essere veramente perso.
Lavando via delicatamente lo stress, la tensione, la paura e la confusione che spesso accompagnano chi si trova al bivio, possiamo ritrovare la connessione con una vita più calma e pacifica. E da quel momento in poi, una vita piena di gioia, armonia, equilibrio e pace è a nostra disposizione.
Quando lo studente è pronto…
Nel corso degli anni, ho incontrato persone che, dopo aver sviluppato una pratica di meditazione che durava settimane, mesi e persino anni, per qualche motivo hanno smesso di meditare. In alcuni casi, la routine della loro vita ha preso una nuova direzione e non sentivano più di avere il tempo per un rituale che li mettesse in contatto con la quiete e il silenzio. In altri casi, hanno iniziato un nuovo lavoro e hanno scelto di dedicare tutto il loro tempo e le loro energie a questo piuttosto che alla pratica della meditazione.
Alcuni si sono lamentati di essersi addormentati o di essersi sentiti frustrati per la mancanza di progressi. Naturalmente, tutto questo fa parte del processo di liberazione dai pensieri e dalle tensioni. Processo che, alla fine, ci collegherà alla pura coscienza, la magica beatitudine del vuoto. Ma senza un’adeguata istruzione, c’è chi interpreta l’irrequietezza come un impedimento piuttosto che come una parte positiva del processo.
Poi, naturalmente, c’è chi ha aspettato tutta la vita per iniziare una pratica di meditazione e ora è arrivato a un punto in cui è pronto a ridurre lo stress, ad alleviare l’ansia, a portare la calma nel caos, a sperimentare la pace mentale. A connettersi più strettamente con la propria voce interiore in un percorso verso stati di coscienza più elevati. Esiste un’antica espressione buddista: “Quando lo studente è pronto, il maestro apparirà”. Questo è molto vero nel contesto della meditazione.
Sia che:
- Hai meditato e ti è piaciuto, ma non hai sviluppato una pratica regolare,
- Hai preso una pausa dalla meditazione e sei pronto a tornare o
- Non hai mai attinto a quella quiete e a quel silenzio che sono dentro di te
oggi può essere il primo passo sulla strada della scoperta della tua anima. Una volta intravista la tua anima, tutto il resto della vita sembra risplendere della luminosità della beatitudine.
Come funziona la meditazione?
Siamo tutti impegnati in un continuo dialogo interno in cui il significato e le associazioni emotive di un pensiero innescano il successivo, di solito senza che siamo consapevoli del processo. La psicologia buddista descrive questo processo come samskara, che può essere visto come un solco nella mente che fa scorrere i pensieri nella stessa direzione. I nostri samskara personali sono creati dai ricordi del nostro passato e possono costringerci a reagire sempre nello stesso modo limitato. La maggior parte delle persone costruisce la propria identità sulla base dei samskara senza nemmeno rendersi conto di farlo.
Nella meditazione interrompiamo la progressione inconscia di pensieri ed emozioni concentrandoci su un nuovo oggetto di attenzione. Che sia un mantra, il nostro respiro o un’immagine.
La meditazione è uno dei modi migliori per allentare la morsa delle emozioni appiccicose e connettersi al nostro vero sé. Il vero sé non è limitato, arrabbiato o timoroso, ma è infinito, pura coscienza. La meditazione ci riporta alla pace della consapevolezza del momento presente. Ci offre un’esperienza di profondo rilassamento che dissolve la fatica e lo stress di lunga data e, come hanno dimostrato innumerevoli studi, favorisce la guarigione fisica ed emotiva.
I benefici della meditazione
- Abbassamento della pressione sanguigna e dell’ipertensione.
- Rallentamento della frequenza cardiaca.
- Riduzione dei livelli di colesterolo.
- Riduzione della produzione di “ormoni dello stress”, tra cui cortisolo e adrenalina.
- Utilizzo più efficiente dell’ossigeno da parte dell’organismo.
- Aumento della produzione dell’ormone anti-invecchiamento DHEA
- Miglioramento della funzione immunitaria.
Oltre a questi significativi benefici per la salute, il dono più grande della meditazione è il senso di calma e pace interiore che porta nella nostra vita quotidiana. Quando meditiamo, superiamo il rumoroso chiacchiericcio della mente per entrare in un luogo completamente diverso. Il silenzio di una mente che non è imprigionata dal passato o dal futuro.
Con una pratica regolare, la consapevolezza espansiva che si raggiunge durante la meditazione inizia a permeare la nostra vita al di fuori delle sessioni di meditazione. Potremmo sperimentare lampi di euforia e notare sensazioni di benessere che ci travolgono in momenti inaspettati. Inizieremo a camminare con più slancio e a sentire un calore e una pace nel cuore. I nostri pensieri, le nostre azioni e le nostre reazioni sono infuse di un po’ più di amore e di attenzione consapevole. Tutti questi sono segni che stiamo vivendo in armonia con il nostro vero sé spirituale e il risultato è un apprezzamento più profondo e una profonda consapevolezza della qualità divina dell’esistenza.
Meditazione del suono primordiale per trovare il vero sé e la calma interiore
La Meditazione del Suono Primordiale è una potente tecnica di meditazione che risale a migliaia di anni fa, all’antica tradizione vedica dell’India. Si dice che i saggi ayurvedici fossero in grado di entrare in stati di meditazione estremamente profondi, in cui potevano ascoltare le sottili vibrazioni prodotte da ogni cosa in natura. I suoni del vento, dei tuoni, delle farfalle, dei fiumi impetuosi e di tutto il creato. Secondo l’Ayurveda, queste sottili vibrazioni sono l’espressione del campo infinito di pura potenzialità. La fonte di tutto ciò che si manifesta nell’universo.
Quando si viene istruiti alla Meditazione del Suono Primordiale, si riceve un mantra personale, che è una delle vibrazioni specifiche identificate dai maestri ayurvedici. Ripetendo il mantra in silenzio, si crea una vibrazione mentale che permette di accedere al silenzio interiore e alla quiete.
Man mano che si medita, il mantra diventa sempre più astratto e indistinto, fino ad entrare nel campo della pura coscienza da cui è nata la vibrazione. Nello stato meditativo più profondo, tutti i pensieri e le preoccupazioni cadono e si sperimenta la quiete che esiste sempre sotto il rumoroso dialogo interno della mente.
Offerte e proposte per TE:
Ecco una serie di percorsi che possono aiutarti a coltivare questa parte fondamentale della tua natura. Esplora quelle che ti sembrano più adatte a TE:
- Mindfulness, Meditazione e il Movimento: impara a stare in TE
- Your 14 days habit: Impara a coltivare una pratica meditativa in 14 giorni.
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