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Ascolta il tuo corpo: Attraverso le malattie comunichiamo con noi stessi

Ascolta il tuo corpo perché è il testimone di ciò che accade in te: dolori, infiammazioni, esprimono eloquentemente i tuoi sentimenti e stati d’animo. E’ il sentimento individuale che si trasforma in senso fisico. Può causare prurito, contratture, dolori… ma che cosa riflettono realmente questi fastidi?

Ascolta il tuo corpo e interpreta i suoi messaggi

Che cosa rappresenta esattamente per noi quando andiamo dal medico a causa dei nostri mal di testa? Il medico ascolta con attenzione e scrive “mal di testa”. Noi stessi abbiamo bisogno di dare nome a ciò che sentiamo. Il fatto che abbia un nome è rassicurante. Perché significa che si tratta di qualcosa di specifico, identificabile, osservato e potenzialmente misurabile. Ma in questo modo c’è il rischio che passi inosservato ciò che cerchiamo di esprimere attraverso la malattia.

La diagnosi è un processo necessario, tuttavia è un’arma a doppio taglio. Dando il nome ad una malattia, mettendo un’etichetta, corriamo il rischio di allontanarci dalla reale domanda che ci pone. Fidarci del nostro medico è legittimo. Del resto, è il suo lavoro aiutarci e proteggerci. Ma se non assumiamo la responsabilità di ciò che sentiamo, se la malattia diventasse un problema che solo il medico può risolvere, che ne sarà della domanda che la malattia ci pone?

Capire la malattia per comunicare noi stessi

Sostituendo le parole col dolore, si perde l’essenza di ciò che cerchiamo di esprimerci. Usiamo i nostri corpi, come se fossero delle metafore. E improvvisamente, quanto stiamo cercando di esprimere diventa incomprensibile. Soffriamo senza sapere perché, come se ci mancasse il codice. Capire cosa esattamente si vuole esprimere attraverso la nostra malattia è il primo passo verso la sua cura.

Spesso “somatizziamo” i nostri malesseri psicologici o sentimentali e li esprimiamo attraverso il nostro corpo, la pelle, i muscoli, a volte ci sono cose che non possiamo ammettere, neanche a noi stessi. Ci può risultare troppo difficile o troppo doloroso per diversi motivi e quindi “utilizziamo” il nostro corpo come testimone, altre volte ancora usiamo come testimone il nostro medico o anche il nostro ambiente. La malattia è un modo consapevole o inconsapevole per comunicare con noi stessi e con gli altri, un modo per manifestare disagi, fastidi e malcontenti: impariamo ad osservare, ascoltare e prenderne atto!

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