Qual è il nostro scopo? Perché siamo qui? E come possiamo vivere una vita in linea con i nostri doni? È qui che nasce il concetto di scoprire dharma.
La parola dharma è un termine sanscrito con oltre sedici significati diversi, ma quello a cui mi riferirò è “lo scopo della nostra anima”. Il nostro dharma è il nostro grande perché, la ragione per cui siamo qui con tutti questi pensieri, bisogni e desideri. Ognuno di noi è nato con uno scopo unico e questa esperienza umana serve a ricordarlo. Ciascuno dei nostri viaggi per scoprire il dharma proprio e incarnarlo sarà diverso per ognuno di noi, in base al percorso unico del ricordo di tutto ciò che la nostra anima aveva bisogno di sperimentare.
Sebbene il viaggio non è sempre lo stesso per tutti, spesso assistiamo a cambiamenti di consapevolezza simili, necessari affinché si verifichino lo scioglimento, il decondizionamento e la fioritura.
Nel viaggio per scoprire il Dharma
Analizziamo le 5 fasi del viaggio per ricordare lo scopo della nostra anima. Esse sono:
Fase 1: consapevolezza di sé
Ci rendiamo conto che in questa vita ci deve essere qualcosa di più di quello che stiamo vivendo. Sappiamo di avere uno scopo, ma non abbiamo idea di quale sia. Francamente, non sappiamo nemmeno da dove cominciare. Ci sembra di essere stati messi in questa vita senza scelta e di non poter continuare a vivere in questo modo. Sappiamo di aver bisogno di un cambiamento radicale. Attraverso il dolore o il torpore, siamo chiamati ad agire e a trasformare la nostra vita. È qui che viene piantato il seme del dharma.
Fase 2: Miglioramento di sé
La missione è migliorare noi stessi. Potremmo iniziare a praticare yoga, a seguire persone ispirate, a leggere libri di auto-aiuto, ad ascoltare relatori motivazionali o a meditare. Iniziamo a cambiare le abitudini che non ci servono più. Questa fase si concentra sul livello fisico e mentale, più che su quello dell’anima. È qui che viene innaffiato il seme del dharma.
Fase 3: Risveglio
Il nostro interesse si sposta dal miglioramento di noi stessi alla conoscenza di noi stessi. Cominciamo a capire che non siamo il nostro corpo o la nostra mente, ma piuttosto un’anima che vive in un corpo con una mente. Siamo affamati di argomenti spirituali come lo yoga, la meditazione, l’Ayurveda, la danza estatica, lo sciamanesimo, l’astrologia, i cristalli, le vite passate, la kundalini, il Tantra e la guarigione energetica.
Questa ricerca potrebbe averci portato a viaggiare da soli in destinazioni spirituali come Bali, India o Perù, o avere il desiderio di farlo. La nostra intera visione del mondo cambia quando diventiamo consapevoli delle convinzioni limitanti tramandate da generazione a generazione e iniziamo a fare il lavoro di guarigione.
La nostra famiglia e i nostri amici potrebbero non riconoscerci più ed etichettarci come pazzi. Questa può essere una fase difficile in cui affrontiamo la solitudine, ma sappiamo che stiamo facendo questi importanti cambiamenti per allinearci con la nostra verità. Iniziamo a renderci conto che c’è un intero mondo di possibilità di cui non eravamo a conoscenza prima. Questo è il momento in cui germoglia il seme del dharma.
Fase 4: Coscienza superiore
Siamo usciti dall’armadio spirituale e non sentiamo più il bisogno di nascondere le nostre convinzioni per essere presi sul serio. Abbiamo trovato le pratiche che risuonano con noi e iniziamo a condividerle, magari sui social media o con la nostra famiglia, gli amici e i colleghi. Sappiamo di avere un dharma, ma non siamo esattamente sicuri di quale sia e siamo ancora in fase di sperimentazione.
Diventa sempre più evidente che il nostro attuale lavoro non è in piena sintonia con ciò che siamo. Continuiamo la nostra crescita spirituale attraverso il lavoro con le ombre, la guarigione ancestrale, la medicina delle piante, la regressione delle vite passate o qualsiasi altra pratica risuoni in noi. Non operiamo più con la coscienza della vittima e abbiamo capito che la vita sta accadendo per noi, piuttosto che a noi. Siamo emersi come persone completamente nuove e le persone iniziano a chiederci come abbiamo fatto. Questo è il momento in cui il germoglio del dharma inizia a crescere.
Fase 5: Entrare nel proprio Dharma
Scoprire il Dharma ci porta ad incarnare chi siamo veramente, realizziamo il nostro scopo più profondo, il motivo per cui siamo qui. Ricordiamo la nostra sacra missione su questo pianeta. Improvvisamente la nostra visione del mondo passa dall’io al noi. La nostra pratica spirituale diventa qualcosa di molto più grande di noi; diventa il fondamento da cui curiamo l’umanità.
Siamo alimentati dal cosmo e attingiamo alla forza vitale universale che scorre attraverso di noi. Trasformiamo ogni parte della nostra vita che non è in massimo allineamento, perché vediamo come ci sta trattenendo dalla nostra missione. Ci rendiamo conto che siamo qui per essere al servizio e, seguendo la nostra gioia più alta, serviamo il mondo. Vediamo che siamo solo un canale per questa saggezza cosmica che arriva attraverso il nostro vascello. Questo è lo spazio in cui incarniamo veramente il nostro dharma e la verità di chi siamo.
Ecco una serie di percorsi che possono aiutarti a coltivare questa parte fondamentale della tua natura. Esplora quelle che ti sembrano più adatte a TE:
- Mindfulness, Meditazione e il Movimento: impara a stare in TE
- Your 14 days habit: Impara a coltivare una pratica meditativa in 14 giorni.
- Your Day Starter: Crea un’abitudine
- Your inspiration board: Permetti all’intuizione di scegliere la pratica adatta a TE
*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.