Questo periodo di quarantena è stato intenso da molti punti di vista. E l’isolamento sociale ha messo in evidenza il bisogno di relazionarsi come anche la nostra connessione, consapevole e non.
La musica unisce
Io e alcune delle persone che praticano con me (non voglio dire allievi perché molto spesso sono io ad imparare più da loro)… amici… amici speciali… amici del cuore… abbiamo unito le voci, anche a distanza e abbiamo cantato!!! E ci siamo pensati e ci siamo concessi e ci siamo anche divertiti!
La canzone che ho scelto è la Collina dei ciliegi di Lucio Battisti, una canzone che adoro per il testo, per il ritmo e per la sua energia. Sono felicissima che possa rimanere un ricordo di positività, di creatività e di unione a rappresentare questo periodo invece che un ricordo di chiusura, distanza e paura!
Condivido anche il testo e ti invito di cantare con noi!
La collina dei ciliegi
Cancella col coraggio quella supplica dagli occhi
Troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
E quasi sempre dietro la collina è il sole
Ma perché tu non vuoi spaziare con me
Volando intorno la tradizione
Come un colombo intorno a un pallone frenato
E con un colpo di becco
Bene, aggiustato, forato e lui giù, giù, giù
Planando sopra boschi di braccia tese
Un sorriso che non ha
Né più un volto, né più un’età
Ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
Se chiudi gli occhi un istante
Ora figli dell’immensità
Abbandoni facilmente le antiche gelosie
Ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti
Le anime non hanno sesso, né sono mie
Ma perché non mi dai la tua mano, perché?
Potremmo correre sulla collina
E fra i ciliegi veder la mattina (E il giorno)
E dando un calcio ad un sasso
Residuo d’inferno, farlo rotolar giù, giù, giù
Planando sopra boschi di braccia tese
Un sorriso che non ha
Né più un volto, né più un’età
Ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
E più in alto e più in là
Ora figli dell’immensità