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Il Tao: 7 lezioni profonde da una filosofia radicalmente saggia

Non avere pensieri e non fare sforzi è il primo passo verso la comprensione del Tao. Non andare da nessuna parte e non fare nulla è il primo passo per trovare la pace nel Tao. Partire da nessun punto e non seguire nessuna strada è il primo passo per raggiungere il Tao.
– Chuang Tzu

Se c’è un libro che è sopravvissuto alle vicissitudini dei miei umori e delle mie preferenze, ed è rimasto accanto al mio letto più di ogni altro… è il Tao Te Ching.

Sebbene all’apparenza sia piccolo e fragile, il Tao Te Ching, un libro scritto dal mistico e saggio Lao Tzu nel VI secolo, è l’esatto contrario. Si tratta di un libro imponente di saggezza perenne, imperitura, semplice ma profonda, paradossale e distillata che sembra essere stata forgiata nelle viscere di un’antica montagna.

E se c’è un libro – o un insegnamento – che consiglierei a persone spirituali nuove e veterane (e anche a quelle non “spirituali”), è quello del Tao.

È necessario essere taoisti per apprezzare l’enorme bellezza del Tao Te Ching? Assolutamente no.

Infatti, il Tao è così selvaggio e libero che dichiara, nella prima frase, “Una via che può essere percorsa non è la Via”. Per avere davvero una comprensione incarnata del Tao, dobbiamo allentare e scartare tutte le etichette, le idee e le definizioni preconcette.

Nel vero stile taoista, in questo articolo non cercherò di entrare in intensi dettagli cerebrali sul Tao. Invece, terrò tutto semplice in modo che, auspicabilmente, rimani con qualcosa che ti tocca a un livello significativo e profondo.

Che cos’è il Tao?

“Il Tao si traduce letteralmente in “La Via” ed è il cuore del Tao Te Ching e del Taoismo nel suo complesso. Nel primo verso del Tao Te Ching, Lao Tzu descrive il Tao nel modo seguente:

Il Tao è allo stesso tempo senza nome e con nome

In quanto senza nome, è l’origine di tutte le cose

In quanto senza nome, è la madre di tutte le cose.

Questa descrizione paradossale del Tao richiama alla mente la nozione indù di Atman/Brahman, la nozione di Anima/Spirito della religione abramitica, la nozione buddista di Natura di Buddha o Nirvana e la nozione spirituale moderna di Vera Natura.

7 lezioni spirituali cruciali del Tao Te Ching

Il Tao: 7 lezioni profonde da una filosofia radicalmente saggia

Essendo uno degli insegnamenti spirituali più profondi e antichi, c’è molto da imparare dal Tao Te Ching. In effetti, si potrebbe passare tutta la vita a studiarlo, ma ci sarebbe ancora molto da imparare: questo è il magico dinamismo di questa filosofia spirituale!

Per questo motivo, le lezioni che seguono non sono in nessun modo assolute o complete: sono semplicemente le più ovvie (secondo la mia opinione e i miei studi) e anche le più benefiche per il nostro lavoro sull’anima come esseri umani:

1. Ogni cosa ha il suo yin e il suo yang

In tutto il Tao Te Ching leggiamo dell’interazione degli opposti. In realtà, l’intera filosofia è incentrata sulla non-dualità, ovvero sull’Unità innata di ogni cosa. Eppure, nonostante il fatto che tutto sia interconnesso, ci sono anche due lati di ogni cosa.

In altre parole, ogni persona, evento, situazione, oggetto ed esperienza nella vita ha un lato chiaro e uno scuro. C’è l’espansione e la contrazione, il maschile e il femminile, l’amore e la paura, il dentro e il fuori, il su e il giù, il bene e il male.

Come dice il Tao Te Ching al versetto 58:

La cattiva sorte, sì

poggia sulla buona sorte

La buona sorte, sì.

Si nasconde nella cattiva sorte

Nonostante l’apparente dualità degli opposti nella vita, in realtà essi si combinano e richiedono la presenza reciproca per esistere. In questo senso, il Tao Te Ching ci insegna la necessità di abbracciare tutte le parti della vita.

Questo è ciò che dice il versetto 42 sulla danza della non-dualità e della dualità:

Il Tao ha dato vita all’Uno.

L’Uno ha dato vita al Due.

Il Due ha dato vita al Tre.

Il Tre ha dato vita a tutta la creazione.

Tutte le cose portano lo Yin

ma abbracciano lo Yang.

Fondono i loro respiri vitali

per produrre armonia.

E nel versetto 2 Lao Tzu scrive:

La vita e la morte nascono insieme

Difficile e facile

Lungo e corto

Alto e basso…

tutti questi esistono insieme

Suono e silenzio si fondono insieme

Prima e dopo arrivano come un tutt’uno

Comprendere veramente la danza degli opposti è una forma profonda di integrazione spirituale ed è ciò che rende così potenti pratiche di guarigione come il lavoro con le ombre.

2. Trovare l’equilibrio è essenziale

Il pensiero Taoista, principi fondamentali: Yin e YangSe c’è una parola che può definire gli insegnamenti del Tao Te Ching, forse è “equilibrio”. Il Tao, o Via, è il sentiero del centro, l’essenza dell’equilibrio, e se lo seguiamo, la nostra vita sarà pacifica e armoniosa.

Se osserviamo le leggi della natura, vedremo che sono tutte incentrate sull’equilibrio.

Estraiamo un pendolo di quaranta gradi a sinistra e questo andrà di quaranta gradi a destra, ma alla fine si stabilizzerà al centro. Mescoliamo acqua bollente e fredda e otterremo acqua calda, la più gradevole per il corpo umano. Mangiando troppo o troppo poco ci ammaliamo, ma mangiando in modo equilibrato ci sentiamo bene. Troppo calore brucerà il pianeta, troppo poco calore creerà ghiaccio: è necessario un equilibrio tra fuoco e acqua per avere un paesaggio rigoglioso.

Come dice il versetto 9 del Tao Te Ching:

Affila troppo una lama

e il suo filo si perderà presto

Riempi una casa di oro e giada

e nessuno potrà proteggerla

Gonfiati di onore e di orgoglio

e nessuno potrà salvarti da una caduta

L’equilibrio, in tutti gli ambiti della vita, è fondamentale per una vita ben vissuta.

3. Il wu wei (azione senza sforzo) porta felicità, successo e pace interiore.

Una volta riconosciuta l’interazione degli opposti insita in tutta l’esistenza (anche dentro di noi) e trovata la via dell’equilibrio, sperimenteremo ciò che nel Taoismo è noto come wu wei o azione senza sforzo.

Ci vuole uno sforzo notevole per mantenere gli estremi. Ad esempio, una spinta eccessiva a “lavorare sodo e fare tutto” crea burnout e una scarsa qualità della vita. Troppo poco lavoro crea pigrizia e mancanza di progressi. Entrambi gli estremi portano al fallimento. Un equilibrio tra lavoro e riposo crea una persona felice che è in linea con il Tao e sperimenta più momenti di flusso (o wu wei).

Per fare un esempio interno, un eccessivo rifiuto di una qualità malsana all’interno dell’organismo tende a far sì che questa qualità si ingrandisca o si intensifichi, ovvero “ciò a cui si resiste, persiste” (con conseguente ansia e depressione). Un’accettazione eccessiva di questa qualità può portare a un fragile sentimentalismo o, peggio, al narcisismo. Imparare a trovare un equilibrio e a non rifiutare o accettare troppo questa qualità (essenzialmente il non attaccamento) porta a una maggiore pace interiore.

Quando lasciamo andare gli estremi, troviamo un’armonia interiore che rende più facile tutto ciò che facciamo (come un pendolo che torna al centro).

Come dice il Tao Te Ching nel versetto 77:

Il saggio dà

senza fare affidamento sul proprio sforzo

Completa

senza aspettare la ricompensa

Illumina

senza uscire dall’ombra

E nel versetto 63:

Agire senza agire

Dare senza dare

Assaggiare senza assaggiare…

Lascia che il Tao diventi tutte le tue azioni

allora i tuoi desideri diventeranno il tuo tesoro

le tue ferite diventeranno la tua benedizione

Uno dei modi più diretti per raggiungere il wu wei è il non attaccamento.

4. Il non attaccamento porta all’equilibrio e al wu wei.

Nelle parole del filosofo Chuang Tzu (369-298 a.C.), figura di spicco della filosofia taoista,

L’uomo perfetto usa la sua mente come uno specchio. Non afferra nulla, non rifiuta nulla. Riceve ma non trattiene.

Queste parole riflettono molto di ciò che il Tao Te Ching dice sulla natura del non attaccamento. Quando non siamo attaccati, non siamo disconnessi o in qualche modo “al di sopra” dei nostri pensieri e sentimenti. Al contrario, vediamo semplicemente che sono impersonali: sono movimenti di energia che salgono e scendono, vanno e vengono – lo yin e lo yang della vita.

In questo modo, possiamo affrontare la vita in modo spensierato, senza aggrapparci a ciò che altrimenti creerebbe sofferenza.

Nelle parole del Tao Te Ching,

L’abbandono porta alla perfezione.

Lo storto diventa diritto

Il vuoto diventa pieno

Il logoro diventa nuovo

Avere poco e guadagnare molto

Avere molto ed essere confusi

Così il saggio abbraccia l’Uno

e diventa un modello per il mondo

Senza mostrarsi, risplende

Senza promuoversi, si distingue

Senza pretendere ricompense, ottiene meriti infiniti

Senza cercare la gloria, la sua gloria dura nel tempo.

5. Le tre qualità più preziose del Tao: amore, moderazione, umiltà

meditazione guidata per stabilire le intenzioni

Ciò che mi stupisce di queste tre qualità che il Tao Te Ching celebra è che sono in netto contrasto con i valori della nostra cultura (ovvero la cultura della vergogna, del consumo eccessivo e dell’auto-inflazione narcisistica).

Come scrive Lao Tzu nel versetto 67:

Ho tre tesori che amo e tengo cari

il primo è l’amore

il secondo è la moderazione

il terzo è l’umiltà

Con l’amore si è senza paura

Con la moderazione si è abbondanti

Con l’umiltà si può occupare la posizione più alta

Ora, se uno è senza paura ma non ha amore

abbondante ma senza moderazione

si eleva ma non ha umiltà

è sicuramente condannato.

Più e più volte nel Tao Te Ching vengono esaltati il potere e la virtù di queste qualità. Abbiamo qui un modo cristallizzato, immediato e diretto di praticare il Tao: coltivare l’amore, la moderazione e l’umiltà.

Certo, queste qualità potrebbero non essere “alla moda” o addirittura desiderabili nel mondo mainstream dell’egocentrismo, ma sono – secondo questo antico testo di saggezza – vitali per la nostra gioia, abbondanza e realizzazione.

6. Essere arrendevoli come l’acqua

In un sublime “lasciar andare” i valori culturali dell’essere “duri” e “forti”, il Tao Te Ching celebra in realtà il valore dell’essere morbidi, ricettivi e arrendevoli.

Tre (tra i tanti) passaggi che lo evidenziano sono il versetto 40:

Il movimento del Tao è il ritorno

La via del Tao è cedere

… versetto 43:

La cosa più cedevole del mondo

supererà la più rigida

La cosa più vuota del mondo

supererà la più piena.

… e il versetto 8

Il modo migliore di vivere

è essere come l’acqua

Perché l’acqua giova a tutte le cose

e non va contro nessuna di esse

provvede a tutte le persone

e pulisce anche i luoghi in cui

in cui l’uomo è restio ad andare

In questo modo è proprio come il Tao

Partendo dall’idea dell’amore e dell’umiltà, si può pensare che il cedimento sia la via per generare queste qualità. Quando siamo duri e rigidi nei pensieri o nelle azioni, il flusso del Tao non può entrare in noi. Il nostro cuore si chiude e ci blocchiamo in schemi di sofferenza mentale.

Cedere (o permettere, arrendersi o lasciare spazio alla vita) ci aiuta ad aprirci alla compassione, all’onestà, al perdono e ad altre belle qualità dell’Anima di cui questo mondo ha tanto bisogno.

7. Pratica la quiete, il vuoto e la ricerca del tuo tesoro interiore.

pensiero taoista - yin e yang

Sebbene la parola “meditazione” non sia mai menzionata esplicitamente nel Tao Te Ching, la pratica della meditazione stessa – cioè l’immobilità o lo svuotamento della mente – è discussa in modo poetico e pratico in tutto questo testo sacro.

Prendiamo ad esempio il capitolo 16, dove Lao Tzu scrive:

Diventare totalmente vuoto

Placare l’inquietudine della mente

Solo allora sarai testimone di tutto ciò che

che si dispiega dal vuoto…

Sii fermo

La quiete rivela i segreti dell’eternità

L’eternità abbraccia il tutto possibile

Il tutto possibile porta a una visione di unità

La visione dell’unità porta all’amore universale

L’amore universale sostiene la grande verità della Natura

La grande verità della Natura è il Tao.

Questo verso è forse uno dei miei preferiti in tutto il Tao Te Ching, semplicemente per il ritmo con cui scorre con verità, saggezza e bellezza.

Più avanti, nel versetto 26, Lao Tzu scrive con uno schema ritmico simile:

Chi cerca il suo tesoro nel mondo esterno

è tagliato fuori dalle proprie radici

Senza radici, diventa irrequieto

Essendo inquieto, la sua mente è debole

E con una mente come questa

perde ogni comando sotto il cielo.

Il messaggio è molto chiaro: tutto ciò che cerchiamo si trova dentro di noi. Praticando il silenzio, la quiete e lo svuotamento della mente e di noi stessi, realizzeremo ciò che abbiamo già e da sempre: il Tao.

Torniamo al versetto 1:

Una mente libera dal pensiero,

fusa in se stessa,

vede l’essenza del Tao

Una mente piena di pensieri,

identificata con le proprie percezioni

vede le mere forme di questo mondo.

La semplicità del Tao

Nel cuore del Tao Te Ching c’è una bella semplicità e schiettezza che credo sia rara in quest’epoca di parole in cui si parla molto di niente.

Spero davvero che tu abbia tratto beneficio da questo articolo e se vorrai condividere alcuni dei tuoi pensieri/percezioni sul Tao, mi piacerebbe leggerli qui sotto.

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*Nota del redattore: le informazioni contenute in questo articolo sono destinate esclusivamente all’uso didattico e non sostituiscono la consulenza, la diagnosi o il trattamento di un medico professionista. Rivolgetevi sempre al vostro medico o ad altri operatori sanitari qualificati per qualsiasi domanda relativa a una condizione medica e prima di intraprendere qualsiasi dieta, integratore, programma di fitness o altri programmi di salute.

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